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Quattro storie, il terremoto e la bellezza dei Sibillini: il nuovo film di Riccioni è una 'Ballata' poetica

11 Giugno 2021

di Raffaele Vitali

FERMO – Amandola è il perno della logistica, ma in realtà le telecamere si muoveranno lungo il crinale dei Sibillini colpito cinque anni fa dal terremoto e ora in fase di rilancio. Un nuovo film nelle Marche, un nuovo progetto di Simone Riccioni. “Questo splendido territorio sarà raccontato sul grande schermo, siamo felici ed emozionati” introduce Adolfo Marinangeli, sindaco di Amandola che lascia poi subito spazio all’attore e alla regista Federica Biondi.

Simone Riccioni continua a investire sul territorio, di cui è innamorato. “Una fase complessa per noi artisti. Ha fermato ogni lavoro, il nostro ancora di più. stiamo provando a ripartire con forza. Questo film nasce e si sviluppa nelle Marche, terra meravigliosa”.

Per l’attore è un ritorno tra i Sibillini: “Ho prodotto il mio primo film ‘Come saltano i pesci’ e Amandola ci ha accolto. Quindi tornare qui rende felice. Poi Tiro Libero nel mondo di Montegranaro e ‘La mia seconda volta’. Questo è un film diverso, che mostrerà i luoghi ancora di più nella loro bellezza. Siamo in mezzo al nulla della natura che in realtà è il tutto”.

Il progetto coinvolge numerosi comuni: “Dopo Amandola saremo ad Arquata mentre abbiamo già girato a Elcito, San Ginesio, Macerata, Apiro e tanti altri”. Federica Biondi, la regista, per Riccioni è il valore aggiunto: “Non parleremo solo del terremoto, ma delle persone. Diamo voce a chi qui vive e lotta. Il nostro è un omaggio a questa caratteristica. Sarà un film fortemente poetico. Poco documentario e più narrativo”.

Aggiunge Riccioni: “Sono quattro storie che si intrecciano tra loro. Storie che sono reali, abbiamo cercato e ascoltato le persone per prepararci, poi è+ chiaro che le abbiamo romanzate. Mio padre è di Castelraimondo, la casa dei miei nonni non c’è più, quindi per me è anche personale il percorso”.

Il sogno di Riccioni è di essere in sala per ottobre, quando scoccheranno i cinque anni dal sisma. “Portare un film tra i Sibillini significa superare i disagi della logistica, ci vogliono 5 ore per portare un attore dal centro di Roma, ma anche dare lavoro a una troupe di 25 persone. Potremmo essere di più, ma bisogna fare i passi giusti quando ci impegna con le proprie risorse”.

Ci sono privati a supporto, “li svelerò nelle prossime settimane”, tanti comuni, e poi la Regione, “siamo in attesa del nuovo bando della Marche Film Commission”, ma Riccioni e la sua socia Annalaura Pesallaccia non hanno mai avuto paura: quando crediamo in un progetto ci investiamo, anche a costo di prendere un mutuo”.

Il cast è ricco: oltre a Riccioni, Caterina Shulha (da un passo dal cielo a Smetto quando voglio) Barbara Enrichi (Premio David Donatello), Samuele Sbrighi (tiro Libero), i due colossi Giorgio Colangeli e Lina Sastri, Paola Lavini (David di Donatello con Germano) e altri attori locali come Lando che darà voce alle Marche.

Il titolo? All’inizio Riccioni non vuole svelarlo, ma poi vince l’entusiasmo: ‘La ballata dei gusci infranti’. Un titolo poetico. “Indica un genere particolare, la ballata è un componimento poetico a strofe con un ritornello che in questo caso è il terremoto. È un componimento popolare, semplice” riprende la regista.

Per l’attore cresciuto facendo canestro in maglia Sutor è un ulteriore momento di crescita professionale: “Sto capendo a chi affidarmi. Lo dedichiamo ad Alessandro Valori, che per me era come un fratello. E a una mia amica, Catia, portata via da un tumore. Con Alessandro mente giravamo Tiro Libero scappai da una scena e lui si arrabbiò, non si era accorto del terremoto. E poi un’altra scossa dentro l’hotel. Eravamo con Nancy Brilli, scappò con olive e vino rosso ‘i beni di prima necessità’. Ecco, questo è un film per i marchigiani, per Alessandro, per l’Italia che deve vedere e capire. Di certo saremo in sala da Palermo a Milano. Poi la televisione, come successo con gli altri”.

Ascolta il sindaco Marinangeli: “Siamo qui, ma potremmo essere in ognuno degli altri comuni. Questo è il bello del film di Simone, accende una luce su ogni angolo che è stato colpito dal sisma ma che ora vede la sua rinascita”. Le Marche, insomma sempre più location da filma. Riccioni ci ha creduto prima di altri, “mi sento un precursore”, ma l’importante è che pian piano ci sia questa scoperta di una regione unica nel suo genere, “che infatti sarà anche la base per il mio quinto film, su cui già sto lavorando” conclude Riccioni guardando la sua regista.

Che ha condiviso il taglio sociale che da sempre caratterizza l’attore-produttore: “Sociale, ricordate sempre, non significa banale. Dietro c’è un’opera cinematografica, che spero di altissimo livello ma con linee guida e parole chiave che strizzano l’occhio a realtà poco toccate, c’è un grande lavoro. di commedie e film d’azione siamo pieni, per cui non cambierò, l’attenzione all’altro resta la mia strada”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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