SMERILLO – Ogni giorno ci svegliamo e ce lo chiediamo: 'Quanto manca?'. E questa domanda diventa il titolo dell’undicesima edizione delle Parole della Montagna, dal 16 al 19 luglio. Trecento abitanti, ma un tessuto culturale molto forte per Smerillo, il piccolo borgo in provincia di Fermo guidato dal sindaco Antonio Vallesi.
“Quanto manca? sono le parole che più di ogni altre pronuncia l'escursionista in montagna, ma anche quelle che, negli ultimi mesi, sono state nei pensieri di tutti noi, mentre guardavamo speranzosi alla fine dell'emergenza sanitaria” ribadisce la direttrice del festival, Simonetta paradisi.
La Regione Marche da anni crede in questo festival che trasforma un micro comune in un luogo del pensiero internazionale, considerando che arriva pubblico da tutta Italia e non solo. “Una proposta di qualità culturale e ospiti di eccellenza, in un ambiente lontano dagli eventi mondani dominato da colori, panorami, odori e dove tutto è ricondotto all'essenziale” spiega l’assessore regionale Fabrizio Cesetti.
Anche nei piccolissimi borghi quindi si riparte dalla cultura: “La Regione ha sempre puntato tantissimo sulla cultura come veicolo di identità e di promozione del territorio dove sta davvero la forza delle Marche. Oggi più che mai: ripartiamo dalla narrazione di questi luoghi straordinari per rimettere in moto questa bellissima regione. Il nostro territorio rivela, a volte silenziosamente, un’infinita bellezza. Anche l’entroterra montano riparte dalla cultura, piccole realtà di grande vitalità culturale, attrattive proprio perché ancora da scoprire e sorprendenti, che fanno di quelle che possono sembrare criticità un punto di forza”.
CULTURA E' ECONOMIA
Le risorse, quest’anno, non sono state un problema. La Regione ha attivato misure straordinarie veloci di sostegno espressamente dedicate al settore della Cultura in tutte le sue dimensioni: “un settore chiave nelle fasi di ripartenza. Dal cuore dei Sibillini una possibile via d’uscita dalla feroce crisi pandemica, per ripartire e guardare al futuro. Ormai da anni questo festival è un punto di riferimento culturale che arricchisce l’offerta turistica di grande qualità della nostra regione. Ora più che mai, è un importante volano per l’economia locale, occasione preziosa per una nuova stagione di turismo culturale che porta beneficio alle realtà commerciali del territorio”.
Il sindaco incassa il plauso: “Tutti gli eventi saranno organizzati nel rispetto delle prescrizioni vigenti anti-Covid, in location all’aperto che permettano di ospitare il maggior numero di persone, pur nel rispetto del distanziamento sociale”.
GLI OSPITI
Fra gli ospiti più attesi, il critico d’arte Philippe Daverio che proporrà una riflessione su quanto sia mancata l’arte durante il periodo di lockdown e quanto in quella situazione siano proliferate forme di espressione artistica; i filosofi di Tlon Maura Gancitano e Andrea Colamedici che proporranno una lettura proattiva della quarantena e delle possibilità che ci ha offerto; il teologo Brunetto Salvarani, che interpreterà il versetto di Isaia “Sentinella, quanto manca all’alba?”, l’attesa di una rinnovata esperienza spirituale per l’Uomo e di un rinnovamento nella Chiesa; il filosofo Markus Krienke che ragionerà invece, insieme a due ricercatori dell’IIT, su quanto manca alla creazione dei robot umanoidi e delle problematiche etiche ad essa connesse.
r.vit.