FERMO – La provincia di Fermo è ferma. La classifica pubblicata sul Sole 24 Ore sulla qualità della Vita, realizzata dall’università Bicocca, inchioda il piccolo capoluogo di provincia al 73esimo posto. In un anno è cambiato poco, quattro posizioni in meno. “Una classifica che si basa su parametri soggettivi e non oggettivi, come usati normalmente dal Sole” precisa il quotidiano.
“Il campione è costituito da 4900 famiglie per un totale di 9mila individui in 278 comuni italiani. Le risposte riflettono le esperienze vissute in prima persona dai soggetti intervistati mediante questionari sulla qualità della vita generali e sul alcune dimensioni che influenzano la percezione” spiega sul Sole il responsabile del team di ricerca.
Partendo dal buono, Fermo è la provincia d’Italia con meno protesti. Segno di una economia stabile, che evita così anche l’ingresso di criminali specializzati in credito e usura. Male è il reddito medio di pensione da vecchiaia, con 16.205 euro gli anziani fermani sono tra i più poveri d’Italia. Come male la voce affari e lavoro con una perdita di 33 posizione nonostante tanti indici economici vedano la piccola provincia ai vertici per export e recupero rispetto al periodo pre pandemico. Ma crescono finalmente le start up.
Si è parlato tanto di sanità negli ultimi giorni ed ecco una verità: Fermo è tra le province in Italia con meno medici specialisti rispetto alla popolazione, 106esima posizione, e pochi medici di medicina generale (100). Per fortuna vivono bene le donne, 40.
Che il quadro economico sia luci e ombre, lo dimostra anche la propensione a chiudere imprese. Il rapporto tra nuove imprese e cessazioni è alto. Se da un lato significa che il fermano ha voglia imprenditoriale, dall’altro dimostra che c’è difficoltà a proseguire un’attività dopo i primi problemi. Essendo il regno della moda, però, ecco che Fermo torna in alto quando si parla di e-commerce, con più del 70% che vende sul web.
Dove davvero brilla il territorio dominato dal Girfalco è a livello di aria putita, di ambiente. Infatti dal 77esimo posto della classifica generale vola al 19esimo. Questo grazie anche all’investimento nell’illuminazione con l’utilizzo dei led. Metà classifica quando si parla di sicurezza. Niente violenze sessuali (9 le denunce), ma un po’ troppi tentati omicidi (58esima provincia in Italia con due denunce). Tanti i furti nei negozi e anche i borseggi che fanno tornare fermo tra le prime 50, calano le rapine e aumentano i dubbi sulle associazioni di tipo mafioso.
A livello di clima Fermo non si può lamentare: 19esima posizione e un più 37 posti: a metà classifica per ore di sole giornaliera, una media 7,8. Bene la temperatura percepita, male il dato sui giorni consecutivi senza pioggia, ben 83, e infatti si colloca all’83esimo posto. Ma le chiusure notturne della Ciip in molti comuni avevano reso tutto questo già palese.
Una città che sa porre attenzione agli anziani, 36esima posizione, grazie a centri sociali e orti urbani, ma che deve fare molto di più per le ciclabili, ma questa voce cambierà e tanto nel 2023 visti i lavori in corso in più zone. Da dimenticare è ancor la situazione banda larga, la 71esima posizione dice che ci sono ancora troppe famiglie non raggiunte.
Di buono c’è il ricambio generazione dentro i board delle amministrazioni, infatti il numero di consiglieri e sindaci under 40 ponte la provincia al 18esimo posto in Italia. Sarà anche per la capacità di offrire spettacoli, a tal punto da salire in tredicesima posizione per offerta culturale. A livello regionale, gli altri capoluoghi si posizionano più in alto in classifica: Pesaro al 25esimo posto con un +31, Ancona al 28esimo con un +2, Ascoli al 42esimo con un -7, Macerata al 59esimo in calo di otto posizioni.