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Putzu, Liberati, Ortenzi e tremila persone sotto il palco. La Meloni. "Noi liberi e non ricattabili. Governeremo bene, come nelle Marche"

23 Agosto 2022

ANCONA – In tanti per Giorgia Meloni. Proprio tanti. Ma nessuno è rimasto stupito, tantomeno il presidente della Regione Francesco Acquaroli che ha aperto l’incontro. ‘Giorgia, Giorgia, sei la numero uno...’ urla la piazza piena di tricolori.

E lei non si fa attendere, sa come conquistarli subito i fans: “Sono qui non per caso. Ma perché le Marche sono la prova di come gli esponenti di Fratelli d’Italia sappiano ben amministrare. Abbiamo dimostrato che siamo in grado di dare risposte che la sinistra non è stata in grado di dare per decenni”.

Lo chiarisce subito che è lei la leader e che “è pronta a guidare un governo perché so di avere persone di alto valore e libere vicino a noi”. gli applausi la fermano spesso. In prima fila spicca un pool di fermani: Andrea Putzu, Pisana Liberati e Michele Ortenzi su tutti. Poi ci sono i candidati, da Andrea Balestrieri al cavallo di razza Guido Castelli, passando per Lucia Albano e Romina Gualtieri.

“Noi – prosegue la Meloni – abbiamo un solo vero amico: il popolo italiano, gli elettori che sono tanti e basteranno.  Non ci facciamo intimorire, non ci facciamo ricattare, non ci facciamo comprare, lo sanno tutti e forse per questo facciamo paura. Penso di guidare un governo così che può fare in Italia cose normali delle quali in Italia non si può più parlare, cose di buonsenso che potrebbero cambiare tanto”.

È conscia che anche se sarà premier, guidare l’Italia sarà molto difficile: “Siamo di fronte a una situazione molto complessa, questa nazione non è messa bene. Penso che il primo vincolo della politica sia dire la verità. Stiamo facendo una campagna elettorale senza promettere cose che non siano realizzabili (stessa frase di Salvini poche ore prima a Pesaro, ndr). Penso sia meglio fare più di quello che hai promesso, piuttosto che fare promesse che non puoi mantenere”.

E via una bacchettata a Mario Draghi: “Anche il governo dei cosiddetti migliori non ce l'ha lasciata in una condizione facile: solo un dato il debito pubblico nei 15 mesi del 'governo dei migliori’ è aumentato di 116 miliardi di euro, fuori controllo”. 

Parlando a lato ha anche toccato il tema del video dello stupro di Piacenza rilanciato sui suoi social: “Non ho ragione di scusarmi, se non per avere espresso solidarietà, pubblicando un video totalmente oscurato e pubblicato da un giornale. Avete chiesto ai colleghi (giornalisti, ndr) perché lo hanno pubblicato? Io sono molto attenta a questi temi. I politici non fanno da cassa di risonanza la cassa di risonanza ce l'hanno i media, che fanno informazione”.

Chiude con un selfie e la foto con i candidati marchigiani e ribadendo il fatto che FdI è un partito di governo senza se e senza ma: “A differenza di quello che si dice molto spesso nei salotti, nei talk, in certa stampa che parla solo a se stessa e cioè che Fratelli d'Italia non avrebbe una classe dirigente adeguata a governare la nazione. Noi invece diamo disposte” e le tremila persone davanti al suo palco, oltre alle 4mila collegate in streaming, sono una prima prova.

@raffaelevitali

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