FERMO - Una manovra economica di oltre 6,2 miliardi di euro nel 2025, di oltre 5,1 miliardi nel 2026 e di oltre 4,9 miliardi nel 2027. Di questi, il 75% vanno alla Sanità. Il bilancio di previsione della regione Marche è passato con 22 voti a favore e 8 contrari.
“Un bilancio importante, frutto di una visione e della capacità di impiegare, per consentire al territorio di usarle, le risorse dell'Ue per recuperare quella fase di transizione a cui eravamo condannati. Quest'anno 40 milioni di cofinanziamento per fare leva sugli investimenti e tornare ad essere competitivi” commenta il presidente Francesco Acquaroli.
“Un bilancio che guarda al futuro del Fermano e di tutto il territorio marchigiano” sottolineano i consiglieri regionali Andrea Putzu e Marco Marinangeli. “Finanziamenti senza programmazione e senza alcun tipo di trasparenza per soddisfare questa o quella richiesta puntuale: una tabella E di oltre 300 milioni euro, cifre, queste sì, mai viste prima, erogate senza alcun criterio che non sia quello della fedeltà politica” è il giudizio duro del consigliere del Pd, Maurizio Mangialardi.
Tornando al Fermano, per i due consiglieri “finalmente si vedrà la realizzazione di opere fondamentali per lo sviluppo economico e sociale". A conferma, Putzu e Marinangeli snocciolano numeri: 10 milioni di euro destinati alla strada Lungotenna; 24 milioni di euro per la bretella che collegherà il casello autostradale di Porto Sant'Elpidio alla Lungotenna; ulteriori 10 milioni di euro per l'ospedale di Fermo; 6 milioni di euro per la strada provinciale Valdaso per allargare il tratto che va da Marina di Altidona a Rubbianello.
"Interventi che dimostrano la visione a lungo termine della giunta Acquaroli, non parliamo di spot. Anche per la sanità, pensiamo all’aumento dei fondi per Amandola e Campiglione” ribadiscono Putzu e Marinangeli.
Che però non convincono Mangialardi: “Per me sotto l’albero ci sono solo tagli. Ne cito uno: gli enti gestori di RSA e case di riposo hanno visto tutte le proprie richieste respinte: non ci sarà alcun aumento del contributo regionale nonostante le spese siano lievitate in questi ultimi anni. Una situazione insostenibile e già denunciata a più riprese”.
