FERMO – Commercio e turismo, economia e promozione. Ecco il primo atto che differenzia veramente l’era Acquaroli da quella del suo predecessore Ceriscioli. È nata l'Agenzia regionale per il turismo e l'internazionalizzazione (Atim).
Via libera con 20 voti a favore, 7 contrari (Pd) e due astenuti (M5s e Rinasci Marche) alla proposta di legge. “Con questo atto – ha spiegato il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli – ci poniamo l'obiettivo di costruire un percorso solido concreto di crescita per l'internazionalizzazione. Creiamo presupposti affinché gli assessori, le realtà imprenditoriali possano lavorare insieme e perseguire una strategia comune”.
Il compito dell’Atim è chiaro: valorizzare l'immagine, le risorse territoriali, culturali, economiche e produttive del territorio, a migliorare la conoscenza di tali immagini e risorse sul mercato nazionale e internazionale per la crescita e lo sviluppo dei relativi settori. La sua costituzione è finalizzata a promuovere in maniera coordinata il turismo e l'internazionalizzazione, con una proficua integrazione sia delle programmazioni che delle risorse disponibili, regionali, statali ed europee.
In prima linea il consigliere Andrea Putzu, braccio destro di Acquaroli e presidente della Commissione Turismo: “Veicoleremo, grazie a sinergie pubblico-private, il brand Marche in Italia e nel Mondo”.
Relatore della proposta, il consigliere elpidiense, supportato dal collega Marco Marinangeli, ha spiegato al meglio l’Atim: “Da quando ci siamo insediati, abbiamo puntato molto sullo sviluppo turistico per la nostra Regione, non focalizzandoci su un solo target, ma cercando di rafforzare le posizioni intercettando più flussi. L'appeal della nostra Regione sarà ulteriormente rafforzato attraverso l'istituzione dell'Atim, che si è resa necessaria al fine di promuovere lo sviluppo di un modello regionale che svolga il proprio ruolo di indirizzo, coordinamento e programmazione in materia di turismo e internazionalizzazione in modo snello ed efficiente, garantendo una programmazione integrata e coordinata delle risorse regionali, nazionali ed europee dedicate a tali scopi”.
Braccio operativo dell’Atim sarà anche la Camera di Commercio delle Marche, grazie all’ottima intesa con il presidente Gino Sabatini: “Con loro lavoreremo per i settori economico – produttivi”. Mentre con Fondazione Marche Cultura ci sarà il lavoro per i settori della cultura e della promozione turistica.
“Analoghe forme di cooperazione potranno instaurarsi con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative dei rispettivi settori, con le Università marchigiane, i competenti Ministeri ed organismi statali, l'Agenzia Nazionale Ice, l'Enit, la Cassa Depositi e Prestiti, Invitalia SpA ed il sistema creditizio e bancario”.
Insomma, per Putzu l’Atim è una specie di hub in cui far incrociare tutto il potenziale delle Marche: “Noi dobbiamo valorizzare l'immagine, le risorse territoriali, culturali, economiche e produttive delle Marche e migliorare la loro conoscenza a livello di mercato nazionale e internazionale per la crescita e lo sviluppo dei relativi settori. per fare questo – ribadisce il consigliere regionale di FdI promettendo di dotare l’Atim di un portafoglio importante – l’agenzia coordinerà tutti i soggetti pubblici e privati operanti nel settore”.
Non sono però mancate le critiche, esposte dal relatore di minoranza, Fabrizio Cesetti nonostante l’approvazione di un suo emendamento, sugli 89 presentati: “È un carrozzone che commissaria vari assessorati e che costa tanto ai marchigiani: 855mila euro sia per il 2022 e il 2023 solo per le spese di funzionamento. Forse serviva per posizionare qualche direttore”.
r.vit.