PORTO SANT’ELPIDIO – Uniti in una battaglia che è quasi impossibile vincere. ma insieme almeno ci si può provare a resistere. Una catena umana da Fano a Cupra Marittima passando per Porto Sant’Elpidio per ‘difendere’ le spiagge delle Marche.
Un flash mob al grido «Spiaggia che passione!» con i bagnini in prima linea, ma anche i politici,. Su tutti gli assessori regionali Mirco Carloni e Guido Castelli, in pole per le elezioni politiche, e il consigliere regionale Andrea Putzu. Gli operatori balneari in regione sono oltre 900 con quasi 3mila addetti. “Chiediamo che venga riconosciuta la nostra professionalità e la qualità del lavoro costruito in decenni di storia della balneazione organizzata. Non vogliamo privilegi, ma – spiega Mauro Mandolini, presidente di Confartigianato Imprese Demaniali Marche - chiediamo che il nostro operato, prodotto d'eccellenza del made in Italy, venga tutelato in virtù di un valore aggiunto che apportiamo, con dedizione e impegno, al sistema turistico”.
Il timore, di fronte all’attuazione della direttiva Bolkestein è che “la spiaggia possa lasciare il passo a servizi spersonalizzanti, lontani anni luce dal made in Italy”. Tanti anche i sindaci che sono scesi in spiaggia con i concessionari. “Dobbiamo salvaguardare il sistema turistico nel suo complesso”. (foto Ansa.it)