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Punti vaccini nel Fermano, chi parte e chi no: è tutto nelle mani dei medici di base

7 Aprile 2021

La questioni punti vaccinali è un po’ confusionaria. Questione di comunicazione. Si era parlato di punto unico provinciale a Fermo, inizialmente al Fermo Forum poi alla don Dino Mancini. Poi pian piano la rete territoriale si è strutturata. Ha cominciato Amandola, che ha potuto usufruire degli spazi sani dell’ex ospedale. Sono arrivati poi Montegranaro e Petritoli, entrambi posizionati in strutture sanitarie.

Nelle ultime settimane, i medici di medicina generale in ogni angolo hanno cominciato a organizzarsi. Chi meglio, chi con più difficoltà. Il modello è diventato, rapidamente, quello di Porto Sant’Elpidio, con 20 medici di base uniti con turni giornalieri di tre ore. Da lì Falerone e Santa Vittoria in Matenano. Era protna anche Sant'Elpidio a Mare, ma poi i medici hanno scelto di continuare ognuno nel proprio ambulatorio. Restavano da definire al meglio proprio i primi due ed efficienti punti: Petritoli e Montegranaro.

Nella città calzaturiera, dove la politica si è data da fare tra critiche e proclami, con continui batti e ribatti tra l’ex assessore Aronne Perugini e l’onorevole Mauro Lucentini, lunedì 12 il punto vaccinale sarà pienamente operativo, come a Porto Sant’Elpidio, per tre ore al giorno. Mancava l’intesa tra i medici di base, che è poi arrivata, grazie anche alla mediazione di Prefettura, commissario Martino, onorevole e ovviamente Area vasta 4. Livini infatti ha cercato di alleviare le problematiche organizzative nel miglior modo possibile.

Chi ha fatto faticare di più il sistema sanitario è Petritoli, dove i medici di medicina generale fino a poche ore fa hanno posto una serie di criticità che per loro erano insormontabili. Ma non per Licio Livini e i sindaci, compatti tra Valdaso e Valdete. L’accordo è stato raggiunto, ma va ancora limitato, per cui la speranza è che si parta il 12 con gli over 70 anche con il presidio della Valdaso, ma non è ancora ufficiale la data. Che invece c'è per Monte Urano, da sabato medici in azione alla bocciofila.

Infine Porto San Giorgio. Città che riserva sempre polemiche politiche a ogni livello. Dopo che è stato bocciato il PalaSavelli, troppo grande per i pochi vaccini ancora preventivati, si è ragionato su un altro paio di location. Il direttore Livini lo ha ribadito anche oggi: “Il distretto, già usato per le forze dell’ordine, possiamo metterlo a disposizione, ma serve un vero accordo tra i medici sangiorgesi, non ha senso aprirlo per 4-5 dottori”.

Tanto che oggi, al debutto dell’hub di Fermo che dista meno di dieci chilometri dalla costa, c’erano anche dei medici di base di Porto San Giorgio che fanno andare i loro assistiti alla don Dino Mancini, sperando che migliori la logistica.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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