FERMO – La pausa obbligata alle vaccinazioni che ha interessato il Fermano ieri e oggi, non sarà l’unica. “Speravamo nel secondo trimestre, come ampiamente annunciato, di poter svoltare sulle vaccinazioni anti Covid 19. Ma il calendario dei rifornimenti segnala ancora per maggio bonaccia" sottolinea l'assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini.
Nei primi 20 giorni di maggio per le Marche sono previste 220mila dosi: “Molte di meno di quelle che potenzialmente possiamo somministrare". Se Fermo si è bloccata, altrove non è andata molto meglio: “Avevamo raggiunto 14mila dosi al giorno, un paso da 900 entro giugno. Invece, siamo dovuti calare di 4mila dosi. E così oggi” prosegue.
Un barlume di normalità ci sarà a fine settimana, con 12mila dosi al giorno. “Ma quando arriveranno questi fantomatici milioni di sieri? Non è accettabile che cittadini arrivino davanti ai punti vaccinali e li trovino chiusi, perché le dosi sono terminate".
Un disagio che si affianca all'invio di appuntamenti per gli insegnanti, "che poi si sono visti respingere la loro richieste di essere vaccinati, mentre sarebbe stato tutto più semplice con un sms". In altre regioni verso il mondo scolastico c’è stata chiarezza: nessun under 60 sarà più vaccinato fino a che non arriverà il suo turno per fascia d'età. Succede in Emilia Romagna, succede in Toscana.
“Ci sono anche cose positive. Infatti – prosegue Saltamartini - le Marche sono seconde in Italia come efficienza tra numeri di dosi ricevute e dosi somministrate. Abbiamo punti vaccinali efficienti, per cui non resta che attendere che l'Ue e l'Italia possano ottenere, prima dell'inizio dell'estate, le dosi che servono per la profilassi di massa. Siamo tutti pronti".
r.vit.