Cosa fare i tecnici lo sanno. Ma lo si vuole fare? "Sistemazione dei sistemi idrici con la riduzione delle perdite degli acquedotti, la pulitura costante degli alvei dei fiumi e torrenti, e la costruzione di nuovi invasi per raccogliere l’acqua piovana da poter utilizzare nei periodi di siccità nella irrigazione delle colture". Eccole alcune delle misure da mettere in atto per far fronte al dissesto idrogeologico secondo Leo Crocetti, presidente del Collegio Geometri di Ascoli.
"L’innalzamento delle temperature, dovuto all’effetto serra scatena appunto queste violente precipitazioni piovose che creano l'attuale e ripetitivo dissesto idrogeologico" prosegue Crocetti.
Di una cosa è certo: "In Italia ci sono a disposizione miliardi di euro per diminuire sensibilmente il rischio idrogeologico che sarebbero spendibili fin da subito, ma se a questi si aggiungono anche i fondi europei questa disponibilità salirebbe a circa 20 miliardi di euro da spendere fino al 2030.
Solo che, da alcune fonti risulta che questo capitolo di spesa viene collocato da una parte all'altra e dal 2018 non sono stati approntati progetti esecutivi per attenuare questo dramma".