FERMO - Il pugilato professionistico ha recentemente visto la riaffermazione di un giovane talento emergente, con Lorenzo Tulli, pugile elpidiense di soli 18 anni, che ha conquistato la sua seconda vittoria consecutiva sabato scorso al Palasport Coni di Fermo. Il suo avversario, il moldavo Marius Col, 25 anni, ha dato vita a un incontro avvincente, culminato in un'affermazione per Tulli ai punti.
Con il sostegno di un pubblico appassionato che ha affollato gli spalti del Palasport Coni, Tulli ha affrontato Col con determinazione e il sostegno del suo team. Nonostante le origini balcaniche del suo avversario e la sua preparazione nelle rigide palestre della regione, Tulli ha dimostrato di essere all'altezza della sfida.
L'incontro, patrocinato dalla città di Fermo e con la presenza del presidente della FPI marchigiana Luciano Romanella e dell’assessore allo sport Alberto Scarfini, è stato caratterizzato da uno spirito di lealtà e rispetto reciproco. Gli atleti si sono scambiati colpi in sei intense riprese, con Tulli che ha gradualmente preso il controllo dell'incontro grazie a potenti colpi e abilità tattica.
Il successo di Tulli è stato determinato dalla sua capacità di colpire con precisione e potenza, mettendo sotto pressione il suo avversario moldavo. Nonostante Col abbia resistito con coraggio, è stato Tulli a prevalere nei punti, dimostrando il suo talento e la sua determinazione sul ring.
Il team di Tulli, guidato dal tecnico Matteo Paccapelo e con l'assistenza del cutman Andrea Tulli, ha giocato un ruolo fondamentale nel supportare e guidare il giovane pugile verso la vittoria. Con questa seconda vittoria consecutiva, Tulli si avvicina sempre di più alla vetta del ranking nazionale federale, alimentando le speranze di una futura sfida per il titolo italiano.
La società organizzatrice Nike Fermo ha svolto un ruolo chiave nel promuovere il pugilato nella regione, consolidando ulteriormente il suo status tra le principali realtà del panorama pugilistico nazionale.
In conclusione, la vittoria di Lorenzo Tulli rappresenta non solo un trionfo personale, ma anche un momento significativo per il pugilato a Fermo e in Italia, evidenziando il talento emergente e la passione per lo sport in questa comunità.