ALTIDONA/MONTERUBBIANO – “Il metodo con cui si è arrivati alla scelta di Mauro Ferranti, che stimiamo, non ci è piaciuto”. Da qui numerosi sindaci hanno deciso di partecipare a una ulteriore riunione, in vista dell'elezione del presidente della Provincia, che ‘nessuno’ vuole sentir definire d’area. Tra le protagoniste c’erano anche due sindache di matrice Dem: Giuliana Porrà e Meri Marziali.
Giuliana Porrà, sindaca di Altidona, come mai era presente alla riunione convocata da Andrea Putzu, leader di Fratelli d’Italia?
“Ho risposto a un invito del consigliere regionale. Mi pare ci sia una strumentalizzazione politica di questo incontro. Anche se è vero che su quanto accaduto fino a oggi non ho condiviso il percorso”.
Perché partecipare a una riunione alternativa alla linea comune già definita anche dal suo partito?
“Siamo contrariati al metodo che è stato usato. Nulla a che vedere con la persona. Siamo tornati dai ‘piccoli comuni’ ai partiti che hanno deciso tutto. Un consigliere regionale fa una riunione e io partecipo. Poi sono andata via prima che venisse presa ogni posizione ed è rimasto il mio assessore”.
Ma non vanno bene Ferranti e la lista unitaria?
“C’è grande confusione. Apprendiamo quello che accade dagli articoli. Ma da qui a dire che siamo apparentati con Fratelli d’Italia, proprio no”.
Una linea del Pd c’è, ma poi…
“La linea è stata decisa dalla politica, ma come piccoli comuni non possiamo accettare tutto. La Valdaso continua a non considerarla nessuno. Per ora non c’è nulla di concreto tra noi sindaci, ma è giusto capire quale sia la strada migliore. Una cosa però è chiara, nessuno è contro il Pd”.
Linea simile quella della collega di Monterubbiano, Meri Marziali.
Marziali, quale è la matrice della riunione?
“Un incontro tra sindaci del territorio sul tema delle provinciali. L’intenzione di partecipare è stata in questo senso, ribadendo che c’erano diverse anime unite da un punto in comune: non ci è piaciuto il metodo. Passi l’amministratore scelto, stimato, ma la condivisione doveva essere a monte. Quando siamo stati convocati, nessuno ha pensato al fatto che l’invito partisse da Andrea Putzu come Fratelli d’Italia. Abbiamo parlato di territorio”.
E ora?
“Ci siamo riaggiornati sull’ipotesi ‘lista dei sindaci’, anche perché ognuno vuole confrontarsi con la propria amministrazione prima di qualunque tipo di adesione. Quindi non si parla di progettualità, ma di confronto, anche perché anche se io sono tesserata, sono espressione di una lista civica e quindi giusto partecipare per non lasciare esclusa nessuna rappresentatività. Ma è chiaro che il Pd è il mio partito”.
Raffaele Vitali