FERMO - "Andiano al voto per le Provinciali con un sistema elettorale che non piace a nessuno ma che, a causa della riforma Delrio, dobbiamo rispettare". Premesso questo Renzo Interlenghi entrerà dalla porta della provincia di Fermo e farà il suo dovere.
"C'è sperequazione tra i grandi e piccoli Comuni che rischiano di avere un ruolo marginale. Il protagonismo, però, non si esercita soltanto eleggendo dei propri rappresentanti, frutto spesso e volentieri di scelte meramente campanilistiche che, a meno di rare eccezioni, pochi contributi sono in grado di apportare all'intero territorio" prosegue.
Chiede senso di responsabilità soprattutto ai consiglieri dei piccoli comuni, lui che da leader di una sinistra minoritari è diventato uno dei leader del PD nel capoluogo: "Ritengo priva di senso istituzionale la scelta dei Comuni della Montagna, che non si sentirebbero rappresentati e avrebbero deciso di non recarsi alle urne, così rompendo un patto sociale coi cittadini dell'intera Provincia che resterebbero orfani di un impegno dovuto, costituzionalmente protetto, quale quello dell'espressione di voto".
Non resta quindi che andare a votare. Interlenghi sa già che fare: "Andrò a votare convintamente per il Consigliere Manolo Bagalini, consapevole che a Fermo la maggioranza di governo è oramai un ricordo, considerato che il sindaco del capoluogo, asseritamente estraneo alle logiche partitiche, ha scelto di candidarsi nuovamente con il centro destra" conclude il consigliere di Fermo Capoluogo tesserato PD.