FERMO – Esonerato Stefano Protti. L’idolo della curva, l’uomo che ha fatto un pezzo di storia. È un po’ la carta della disperazione della Fermana, ultima in classifica, sempre a due punti dall’Olbia, ma lontanissima dagli otto punti necessari per giocare i play out dall’ultimo posto utile per restare i serie C. E così, l’esonero di Protti.
Che in un mondo normale sarebbe arrivato già da settimane, perché l’impatto tecnico dell’allenatore è stato a dir poco devastante. Ma al contrario. Non ha portato punti, ha peggiorato il clima all’interno dello spogliatoio, ha modellato la squadra a sua immagine, solo che è risultata spenta e piena di grigio.
Chissà che ne starà pensando Andrea Bruniera che nelle sue sette giornate alla guida della Fermana aveva portato in dote 5 punti, frutto di una vittoria e due pareggi, oltre a quattro sconfitte. Considerando che la squadra gli era stata consegnata al completo a poche ore dalla prima di campionato, non era andato neppure male. Media punti di 0,71.
Ma i proprietari, quei Simoni che passo dopo passo hanno preso il 100% della società tagliando fuori ogni uomo vicino alla precedente gestione, avevano bisogno di dare serenità alla curva. E chi meglio di Protti? E infatti l’allenatore ha goduto della fiducia degli indomiti supporter, che hanno cercato in tutte le maniere di non incolpare l’idolo del passato.
Ma dopo il pari con l’Oblia e l’ennesimo ko in un derby, la pazienza è finita a tutti. Protti in 23 giornate ha prodotto 2 vittorie, 9 pareggi e 12 sconfitte, pari a 0,65 punti per gara. E ora? Di certo non tornerà Bruniera, anche se a contratto. Magari verrà promosso Silva, uno che già con l’Ascoli qualche impresa l’ha raggiunta. La certezza è che questa Fermana oltre che non particolarmente forte è anche sfortuna e quindi non basterà la tecnica.
Il futuro si inizia già a disegnare oggi, cambia molto anche il modo in cui una stagione, pur negativa, si chiude. Un messaggio va mandato a futuri sponsor e magari proprietari, visto che è evidente che i Simoni non hanno le risorse economiche necessarie per far fare il salto di qualità ai canarini.
Risorse che, anche in serie D, sono molto necessarie per riuscire a fare un campionato degno. Ma di questo se ne parlerà tra mesi, se non dovesse riuscire l’impresa. Quella che Protti sognava ma che invece ha trasformato in un incubo.