FERMO - Il centro di ascolto Covid-19 è realtà. A organizzarlo, il primo nelle Marche, è l’ordine dei medici di Fermo presieduto da Anna Maria Calcagni. A coordinare il progetto, invece, è Costantino Strappa, fino a poche settimane fa numero uno degli Odontoiatri. Con loro anche Francesco Lusek, Disaster manager chiamato per coadiuvare l’organizzazione. “Non ci siamo mossi in modo isolato, ma in collaborazione con la Protezione civile e la Prefettura” precisa subito la dottoressa Calcagni ringraziando i consiglieri, collegati in streaming, fondamentali per il progetto.
Il messaggio che vogliono mandare è semplice: “Nasce un centro di ascolto con medici volontari che hanno risposte comuni da dare alle persone. Non un numero per avere terapie, ma informazioni”. Esempi di domande ce ne sono già tanti: “Il tempo della quarantena, come si organizza la casa, la gestione dell’igienizzazione, il ragazzo a scuola che torna: con i medici di base sommersi di lavoro e richieste, le persone cercano risposte a domande anche semplici e noi priviamo ad aiutarle” aggiunge Strappa.
Viene sottolineato spesso il tema dell’informare e non curare: “Il medico darà le risposte necessarie e nel caso non sapesse cosa dire, prenderà tempo e richiamerà il cittadino”. L’uniformità delle risposte è data dalle linee guida del ministero della Salute: “Non possiamo essere autonomi nel dare contenuti, le norme di legge sono quelle che guidano” ribadisce la Calcagni.
I turni, intanto, coprono dicembre: “Non ci sovrapponiamo alle competenze di altri colleghi, noi diamo un sostegno in questa fase piena di dubbi. Mettiamo a diposizione un centralino con numero apposito, 0734.340350, che non ha costi fuorché quello della chiamata. Se funziona, come crediamo, la Protezione civile potrebbe farlo diventare una best practice”.
Conferma Lusek: “Il mio compito è stato quello di mettere in rete con la Prefettura, l’organismo che coordina l’emergenza sul territorio, l’ordine dei medici. Questo centro di ascolto può essere una risorsa strategica perché decongestiona i medici di base e la centrale del 118, che si trova ad Ascoli Piceno, dove tante chiamate arrivano spesso solo per informazioni, togliendo tempo a chi deve operare nell’emergenza”.
Insomma, un servizio che serve a tutti: medici di base, pronto soccorso e cittadini, che hanno stimolato l’Ordine con continue richieste di chiarimento in queste settimane. “Il tutto, per ora, con l’impegno di tre medici esperti che si sono messi a disposizione. Ma – conclude Strappa – valuteremo il servizio e decideremo poi con la presidente Calcagni se aumentare le ore e quindi le persone a disposizione”.
Il primo centro di ascolto organizzato da medici sarà attivo dal lunedì al venerdì Due ore al giorno, alternate tra mattina (lunedì-mercoledì-venerdì dalle 10 alle 12) e pomeriggio (martedì-giovedì dalle 15 alle 17).
Raffaele Vitali