FERMO – La ‘saudade’ familiare gli è costata cara. Salvatore Perricciolo, per tutto il boss della mafia della movida, è finito in manette. Latitante dal 2022, dopo che la condanna definitiva confermata in Cassazione a 21 anni di reclusione (15 da scontare), è stato rintracciato dai carabinieri a Capodistria.
Calabrese da anni residente a Montegranaro, Perricciolo era considerato l’uomo chiave nel giro della droga delle Marche, in particolare dell’rea costiera. Era stato riconosciuto al vertice di un'associazione per delinquere dedita all'acquisto, al trasporto e alla rivendita di svariati chili di cocaina nelle province di Macerata, Ancona e Fermo. Aveva fatto perdere le sue tracce, ma non è riuscito a rimanere lontano, almeno telefonicamente, dalla moglie e dalle figlie. E così, intercettato, è stato raggiunto e arrestato dai carabinieri, coordinati dalla procura di Perugia guidata dall’ex procuratore delle Marche, Sergio Sottani.
Il 44enne era ricercato a livello internazionale, sulle sue tracce anche il Ros di Ancona. Fondamentale la collaborazione europea. A prendere fisicamente il ricercato è stata la polizia slovena al termine di una lunga indagine fatta anche di pedinamenti. I carabinieri di Fermo non hanno mai smesso di seguire la moglie del boss e alla fine hanno avuto ragione. A breve l’estradizione in Italia