FERMO – Si mobilita il sistema di accoglienza per i profughi ucraini. Che sono sempre di più. in milioni stanno lasciando l’Ucraina, in migliaia sono già arrivati in Italia. i Comuni si organizzano e così la regione.
La proposta avanzata dal Pd Marche di utilizzare le casette Sae inabitate per ospitare i profughi ha avuto l’ok del dipartimento nazionale di Protezione civile. Le soluzioni abitative di emergenza utilizzate nel posto sisma del 2016 diventano l’alloggio per le famiglie di profughi provenienti dall'Ucraina.
"Gli scenari di guerra di questi giorni e il conseguente arrivo di profughi dall'Ucraina, richiamano al senso di solidarietà – commenta l'assessore regionale alla Ricostruzione, Guido Castelli - il fatto che la proposta d'impiego delle Sae sia partita dagli stessi territori colpiti dal terremoto dimostra quanto le Marche si confermino essere una regione accogliente e solidale".
Al momento, i profughi ucraini registrati nelle Marche sono 2.230 persone di cui 120 accolti presso strutture di accoglienza e 2110 ospitati da parenti e amici. "E’ importantissimo che le famiglie facciano registrare gli ospitanti presso le Questure al fine di evitare la dispersione sul territorio e anche per permettere all’Asur Marche, attraverso il censimento, la verifica dei tamponi e dei green pass degli interessati, nonché la necessaria copertura sanitaria. Tale regolarizzazione sanitaria è di fondamentale importanza anche per l’inserimento scolastico dei ragazzi ucraini" aggiunge l'assessore Aguzzi.
A livello di Comuni, Fermo ha adottato una prima misura per favorire la solidarietà: “La Giunta – spiega il sindaco Paolo Calcinaro - ha deliberato un atto di indirizzo, che passerà in consiglio, con il quale l’aliquota IMU viene azzerata per gli immobili di Fermo concessi gratuitamente dai proprietari per queste finalità. Non avendo una tale disponibilità alloggiativa e non potendo sostenere affitti per questi numeri come quelli che si stanno verificando, si rimette allo spontaneismo dei cittadini. Ringrazio il consigliere comunale Luciano Romanella che ha lanciato questo spunto e che come giunta e amministrazione abbiamo colto ed elaborato, per far capire la forte collaborazione sul tema, e non solo su questo tema, di tutte le forze politiche”.
A Porto San Giorgio indicazioni da parte del Comune per le famiglie che vogliono ospitare ucraini e sostegno all’operazione di Lauro Salvatelli che è partito con un pullman per raggiungere una cittadina polacca al confine con l’Ucraina per recuperare 40 persone, quasi tutte donne e bambini, che hanno chiesto aiuto attraverso un sindaco amico di Salvatelli. La speranza è che i tempi del viaggio servano al sistema, Prefettura di Fermo in primis, per decidere quale accoglienza dare.