FERMO – Una canzone stellare quella realizzata tra i banchi dell’Itet Carucci Galilei, che oggi al teatro dell’Aquila, celebra i 100 anni dalla fondazione della scuola.
“UNO PARI”, la canzone scritta dell’alunno Ludovico Candidori, classe 4^A Amministrazione Finanza e Marketing dell’Itet, ha vinto la III° edizione del concorso nazionale “Una città non basta. Chiara Lubich cittadina del mondo”, promosso dal Centro Chiara Lubich e dal New Humanity.
Il lavoro è nato durante il progetto di educazione civica e religione dedicato alla parità di genere, coordinato dal professore di religione, Giuseppe Lupoli. Oltre cento le canzoni, da tutta Italia, che hanno preso parte al concorso, ma ‘Uno Pari’ ha sbaragliato tutti.
“La parità di genere non è solo un diritto umano fondamentale, ma la condizione per un mondo prospero, sostenibile e in pace. Il futuro di un mondo sostenibile e in pace si giocherà proprio su questa capacità di costruire una rete di nuove relazioni fra i popoli e fra gli individui in modo da essere tutti “pari” spiegano gli organizzatori.
Partendo da questo assunto, Candidori ha saputo coinvolgere altri studenti: Matteo Fragoletti e Francesco Ortenzi per la base musicale, l’ex allievo dell’Itet Stefano Vittori per la copertina della canzone. “Ringrazio poi – aggiunge Candidori -. la dirigente che ha sostenuto il progetto, dandoci il suo sostegno”.
Forte e deciso il messaggio della canzone: la voce dei giovani può levarsi alta in questa lotta per la parità di genere, può moltiplicarsi fino ad arrivare in ogni angolo del mondo anche laddove i “dispari” vorrebbero prevalere sui “pari”, e allora, come canta il ritornello, “balla balla, urla che siamo pari non pensarci due volte”.
Cameo, dentro la canzone, è quello del professor Lupoli: “Abbiamo voluto che partecipasse per abbattere anche questa distanza. Per noi - conclude il vincitore – è stato importante, ci ha supportati e incoraggiati”.