FERMO – Un Primo Maggio speciale per alcuni lavoratori marchigiani. Ad Ancona venivano insigniti con la Stella al merito, ad Amandola sfilavano e parlavano dei problemi del mondo del lavoro, che riguardano i giovani ma che impattano su tutto il sistema economico: “Nelle Marche il 4% della popolazione detiene oltre il 20% della ricchezza e oltre un terzo della popolazione vive con un reddito sotto i 15mila euro all'anno. E poi c'è la sicurezza sul lavoro” hanno ricordato i segretari regionali accolti dal sindaco Adolfo Marinangeli.
Tra gli insigniti, un volto noto è quello di Primo Tacchetti, per anni tra i più attivi componenti del board della Camera di commercio di Fermo guidata da Graziano Di Battista come esponente della Coldiretti. Con lui, altri cinque premiati durante la cerimonia a cui ha preso parte il prefetto di Fermo, Edoardo D’Alascio, e il Console regionale dei Maestri del Lavoro, Giorgio Fiori.
“Persone che si sono particolarmente distinte per laboriosità, integrità personale, capacità di contribuire attraverso invenzioni e innovazioni al miglioramento delle tecniche e dei metodi di lavorazione” spiega in una nota il prefetto.
Le nuove ‘stelle’ sono state accompagnate dagli amministratori delle loro città: Primo Tacchetti, comune di Fermo, pensionato già impiegato presso Federazione Coldiretti; Gianluca Pagliaccio, comune di Porto San Giorgio, impiegato presso Pfizer Italia srl; Fabio Vallorani, comune di Ortezzano, funzionario di Poste Italiane; Marcello Teodori, comune di Rapagnano, operaio presso Principi Rosalba & C; Barbara Topini, comune di Monte Urano, operaia presso Principi Rosalba & C; Maria Grazia Pallotti, comune di Magliano di Tenna, impiegata presso studio notarile.
Un plauso ai lavoratori fermani anche da parte del presidente dell’assemblea legislativa della Regione Marche, Dino Latini e dell’assessore regionale Stefano Aguzzi.
