Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Prevenzione e sicurezza sul lavoro, la nuova primaria Nicolazzo: "Ridurre infortuni e incidenti, i contratti a tempo non aiutano"

2 Dicembre 2024

di Raffaele Vitali

FERMO  - La dottoressa Maria Nicolazzo è la nuova primaria del reparto di Servizio per la Prevenzione e la Sicurezza negli ambienti di lavoro dell’ospedale Murri di Fermo. “Conoscevamo la sua professionalità e serietà al lavoro, oggi ufficializziamo la sua nomina e chiudiamo un altro tassello del Murri” sottolinea il direttore generale Roberto Grinta.

“In settimana termineremo con gli ultimi due avvisi: organizzazione dei servizi sanitari di base e fisiatria. Quindi a breve completeremo tutti gli avvisi vacanti. In questo caso parliamo di un ruolo importante all’interno del dipartimento di prevenzione guidato da Ciarrocchi. La sicurezza nei luoghi di lavoro è una priorità, non solo della direzione di Fermo” prosegue.

È emozionata la Nicolazzo, soprattutto quando la introduce Ciarrocchi: “Il mio dipartimento ha sei servizi, tre medici e tre veterinari. Manda solo la sanità animale, che speriamo di concludere a breve. L’area della prevenzione ha un ruolo cardine, tanto quanto quella ospedaliera e del territorio. Parliamo di quegli aspetti su cui possiamo incidere e influire, garantendo alla popolazione fermana, 170mila abitanti, di non ammalarsi e quindi andare poi a impattare meno suo sistema sanitario”.

Anche per questo “la regione ha dato come indirizzo quello di aumentare la spesa del dipartimento di prevenzione e con Grinta ci stiamo lavorando”.

Non ha dubbi Ciarrocchi: la prevenzione abbassa i costi della sanità. “Un esempio sono gli screening oncologici, più li miglioriamo e minore saranno le persone che si ammalano di tumore o si aggravano. E vale per le campagne di vaccinazione, come quella antinfluenzale. Se raggiungessimo gli obiettivi previsti, potremmo evitare che a dicembre e gennaio l’ospedale, o meglio il pronto soccorso , entri in difficoltà. E questo vale anche per l’area veterinaria, con la riduzione di trasmissione di patogeni da animali e uomo. E così per la sicurezza sui luoghi di lavoro”.

Quest’ultimo punto è quello su cui inciderà la dottoressa Nicolazzo. “Sono onorata della fiducia riposta in me, dopo anni di lavoro a stretto contatto con il dottor Ciarrocchi. Il nostro servizio si chiama prevenzione e sicurezza nel mondo di lavoro, quindi è nostro compito anticipare. Noi lavoriamo per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori, cercando di evitare infortuni e malattie professionali”.

Per riuscirci c’è l’attività di vigilanza e controllo “che svogliamo in ogni ambiente di lavoro, dal pubblico al privato” precisa la primaria. E questo nei 40 comuni fermani. “E condividiamo l’attività con l’Ispettorato nazionale del lavoro”. Da qui le visite seguendo il Lea “che ci impone il controllo di almeno il 5% delle aziende ogni anno”.

Il suo servizio nasce all’interno del dipartimento di prevenzione. E quindi no basta il controllo. “Svogliamo una attività di promozione della cultura di sicurezza, seguendo i piani privati di prevenzione che accompagnano le imprese anche nell’autovalutazione del rischio interno. Dai rischi chimici, come il lato cancerogeno delle pelli e del cuoio trattati,  alle cadute dall’alto che restano il fattore primario”.

La Nicolazzo collaborerà, ma in realtà lo fa da decenni, con sindacati, associazioni di categoria e altri enti, in modo da creare un progetto condiviso e supportato. “Effettuiamo anche indagini per malattie e infortuni professionali, coordinati dalla procura di Fermo e Ascoli Piceno. Siamo presenti anche in numerosi tavoli della prefettura”

La primaria conosce bene il suo ambiente di lavoro, visto che da 20 anni è in forza al Murri e da quattro svolgeva il ruolo di facente funzioni dopo l’uscita di scena della dottoressa Sollini, “la mia maestra”. Ha visto cambiare gli scenari, la modifica economica della provincia e ha visto scomparire alcuni rischi ed emergerne di nuovi. “In questo momento sono aumentati con il lavoro a tempo determinato e a chiamata. Importante che il servizio si riprogrammi in funzione della società”. I controlli, anche se la prevenzione resta la parte cruciale, partono in modo autonomo o su segnalazione.

“Noi abbiamo controlli di iniziativa e poi quelli su segnalazione di cittadini, lavoratori, sindacati o quant’altro i settori più a rischio sono edilizia e agricoltura hanno un indice infortunistico che ci spinge a tenere alta l’attenzione. In entrambi pesano le cadute dall’alto. Abbiamo una particolare attenzione, ma non con un fine sanzionatorio, verso le micro imprese, in cui strutturate la sicurezza è più complicata”. A crescere sono anche i casi di stress da lavoro, soprattutto in campo logistico.

“E poi – conclude la dottoressa Nicolazzo – ribadisco la questione contratti a tempo e a chiamata, che troppo spesso riducono le attenzioni sui protocolli e la formazione”.

Una promozione in continuità per Nicolazzo che come sempre avrà al suo fianco Tacchetti e Ricci che coordinano personale di servizio e ispettivo.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram