di Raffaele Vitali
PORTO SAN GIORGIO - “Non ci sostituiamo al sistema sanitario, lo miglioriamo”. Giorgio Girotti Pucci, presidente della Fondazione Carifermo, è il simbolo di quello che il privato può fare per la collettività. E soprattutto per la prevenzione.
Nell’ospedale di Porto San Giorgio è entrato in funzione il nuovo mammografo 3D che permette degli screening più accurati, più precisi, più funzionali a scoprire eventuali problemi nel seno delle donne. Un macchinario costato 120mila euro che permette uno screening di primo livello quantomai preciso.
“In un normale esame la mammella viene schiacciata e studiata, potevano capire dei falsi positivi. Con questo strumento dotato di tomosintesi, l’esame è più accurato. E soprattutto ora, con l’età del primo screening abbassata a 45 anni, diventa fondamentale, visto che spesso il seno delle giovani donne è molto denso. È come se effettuassimo una tac” spiega il primario di Radiologia, Gianluca Valeri.
È soddisfatto, lui come tutto il sistema sanitario. “Inaugurarlo durante il mese rosa della prevenzione è un grande segnale che mandiamo al territorio. L’Ast risponde così alle esigenze delle cittadine” aggiunge la dottoressa Calcagni, presindete dell’Ordine dei medici.
“Aumentare l’accuratezza diagnostica era un nostro obiettivo. Oggi lo possiamo fare. Qui a Porto San Giorgio parliamo di screening, ma è chiaro che questo macchinario sarà utile anche per gli esami successivi che normalmente svolgiamo invece al Murri” prosegue Valeri.
Dallo screening possono uscire risposte diverse: esito negativo e quindi la donna è sana. Esito dubbio, da qui nuovi esami come l’ecografia o l’ago aspirato. Esito positivo, con la biopsia e l’inserimento nella brest unit.
“Per noi la Fondazione si conferma un partner fondamentale. Ma ci stiamo muovendo anche con nostre risorse per arricchire le strutture” precisa Grinta. E nel dettaglio entra l’ingegnera clinico dell’Ast, Elisa Bitti: “Uno strumento identico sarà in funzione nel nuovo ospedale di Amandola, l’abbiamo già acquistato. Un mezzo che utilizza anche l’intelligenza artificiale. Così come stiamo installando a Fermo un mammografo da 280mila euro che permetterà screening e analisi di secondo livello avanzato. E questo da novembre sarà in funzione”.
Si arricchisce quindi l’Ast di Fermo. E serviva. “Qui a Porto San Giorgio l’utenza è di donne tra i 45 e i 74 anni. In provincia sono 18mila, noi nel 2023 abbiamo effettuato lo screening a 6mila donne, il 59% della popolazione prevista. Quest’anno faremo meglio. L’obiettivo è chiamarle tutte, noi le avvisiamo, poi devono presentarsi. Ricordiamolo sempre, la prevenzione è fondamentale”.
La chiusura è per il sindaco Valerio Vesprini: “Questo presidio si arricchisce di un nuovo mezzo. e la prossima settimana partirà il cantiere peer la piscina riabilitativa. È importante dare risposte e darle sul territorio, per quello che possiamo come amministrazione ci siamo”.