FERMO – La winter edition della Cavalcata dell’Assunta torna con il presepe vivente e rende protagoniste le cisterne romane. “Amavo fare il presepe da piccolo, creare il laghetto con il muschio. Po il tempo passa. Ma non per Fermo che è la città dei presepi. E in questo, la versione vivente all’interno delle Cisterne romane, un luogo del 44 dopo Cristo, quindi più antico del Colosseo, è il suo plus” introduce il vicesindaco Mauro Torresi.
Tante le persone coinvolte, associazioni, amici, attori che per due giorni, 4 e 5 gennaio, sfideranno l’affascinante freddo delle piscine che si trovano sotto la città. “Questo è l’evento che più racchiude il senso della comunità. Sono tante le realtà sociali e cittadine, dalle scuole alle corali di altri comuni, le contrade, le associazioni che scelgono di viaggiare, guidati dalla fede, in mezzo alla storia utilizzando ogni forma d’arte” prosegue l’assessora Micol Lanzidei. Che ricorda gli orari: turni mattutini dalle 11 alle 13, e il pomeriggio dalle 16 alle 20. La durata stimata del tour è di 30 minuti, il costo è di 5 euro.
Visto l’afflusso è bene prenotarsi il posto pria di presentarsi al punto d’ingresso del museo archeologico, arricchito peer l’occasione dalle opere realizzate dagli studenti dell’indirizzo Arti Figurative del Liceo artistico Preziotti di Fermo.
Nel 2021 la Cavalcata ha ricevuto dal Comune un riconoscimento per il suo valore ‘culturale e civile’ da quel giorno l’impegno collettivo è cresciuto. “Senza contrade e consiglio di cernita, non saremmo qui. Ma poi ci sono i gruppi teatrali, li abbiamo coinvolti tutti, sono sette e ognuno porterà lettori e attori” spiega il regista della Cavalcata, Adolfo Leoni.
Si aggiungono sei corali, con quella di Falerone che per prima a ottobre ha chiesto di poter confermare la sua presenza. Ci sarà la musica con terzetti e quartetti. “Il mondo è nato dall’armonia, per cui la musica deve essere in primo piano. Tra gli allestimenti tradizionali, entra protagonista il suono” prosegue Leoni. Ci sarà una cornamusa persiana, un trio di violini, i flauti e Diego Mercuri che canterà l’alleluia di Cohen.
Lucia Postacchini e Nunzio Giustozzi sono i due fautori delle opere realizzate dai ragazzi del liceo Artistico. “Noi componiamo, rendiamo tutto armonico. E mostriamo il bello che è quello che salva il mondo” ribadisce Leoni.
Per la scuola, che si è fusa con il Classico ma mantiene la sua indipendenza, parla il professor Giustozzi: “Il Preziotti è scuola di arte e mestieri tipica della Francia ottocentesca. Qui siamo protagonisti con le classi quarta e quinta della sezione figurativa (la stessa che ha lavorato con Timi per la realizzazione della caverna di Agrabah, ndr). Una scuola che insegna ogni tecnica, che si muove tra Pende e Fornarola. Ci siamo ispirati ai motivi decorativi di William Morris, ripresi dalla natura, e ai pre raffaelliti”.
Pennino, gesso e il taglio platonico del quadrato attorno alle Madonne disegnate. “La densità spirituale del bianco e nero che dialoga con la floridezza delle cornici”. Superata la prima sala, ci si immerge nella meraviglia delle cisterne: undici sale coinvolte dove sono coinvolte 60-70 persone a turno, con 40 persone a visita. “A questo si aggiungono trenta persone con le corali e altrettanti con i lettori. Da non perdere la stanza dieci” ribadisce il regista.
Soddisfatti i vicepresidenti della Cavalcata, Roberto Montelpare e Andrea Monteriù: “La Cavalcata si mette a disposizione per la città e i tanti turisti. Questo è un presepe a cui dobbiamo volere bene. In questa fase tecnologica e divisiva del mondo, non bisogna mai dimenticare il primo presepe di san Francesco che ci richiama al suo simbolismo”.