PORTO SANT'ELPIDIO - Un pomeriggio carico di emozioni, quello di sabato scorso, a Porto Sant’Elpidio, al salone parrocchiale della Santa Maria Addolorata, per la presentazione della Brain Run, primo trofeo organizzato dalla Podistica Moretti Corva. Sono stati tantissimi i cittadini, gli sportivi, le autorità intervenuti per lanciare un evento sportivo strettamente legato al sociale ed in particolare alla ricerca sulla Sla. Parte del ricavato della manifestazione sarà infatti devoluta a favore del Centro clinico Nemo di Ancona.L’ideatore e motore dell’evento, che torna a 16 anni dall’ultima edizione del Trofeo Ricci, è stato Fausto Chioini, presidente onorario della Podistica, dal 2018 malato di sclerosi laterale amiotrofica. La sofferenza non ne ha minato lo spirito, ed anche se immobilizzato, Chioini da mesi lavora, con lo staff della società guidata dal presidente Alfonso Ramini, a riportare un grande appuntamento podistico al quartiere Corva: ora il sogno si è concretizzato.
Domenica 24 luglio si correrà una gara nazionale, omologata Fidal, su un percorso di 10 chilometri, con partenza alle 18.30.Numerosi gli ospiti alla kermesse di presentazione, condotta da Vincenzo Marini. Collegato in video da Rieti l’oro olimpico nella Maratona ad Atene 2004 Stefano Baldini. “Gli atleti si affezionano ai luoghi, alle persone e alle gare – ha detto Baldini - A me Porto Sant’Elpidio ha sempre portato fortuna e mi sono sentito ogni volta in famiglia. Da voi ho preparato grandi appuntamenti, dai Mondiali alle Olimpiadi e ogni volta sono arrivati risultati importanti. Mi lega a Fausto ed alla famiglia Chioini una lunga amicizia, sono contento che questo bellissimo evento riparta e spero possa avvicinare l’intera comunità e sensibilizzare alle finalità benefiche della manifestazione”.
Il sindaco di Porto Sant’Elpidio Nazareno Franchellucci è partito dai “70 che la nostra città compie in questo 2022. Ci sono tante declinazioni per raccontare la storia di Porto Sant’Elpidio, una di queste è quella di imprenditori illuminati come Chioini, che oltre a lavorare in modo eccellente hanno voluto donare qualcosa alla propria comunità, in questo caso attraverso lo sport. Ripartire è sempre difficile, ancor di più dopo aver attraversato la palude del Covid, ma credo ci siano poche persone al mondo con il cuore di Fausto Chioini”. Si congratula anche l’assessore Patrizia Canzonetta: “Ho la delega ai grandi eventi e la Brain Run sarà senza dubbio uno degli appuntamenti più importanti dell’anno, una manifestazione sportiva, ma carica di molti altri significati”.
Parole di stima ed affetto dal consigliere regionale Andrea Putzu: “Fausto è un amico vero, è sempre stato per me un punto di riferimento, ora è per tutti un esempio di forza e tenacia. Mi sono subito attivato per garantire il supporto necessario dalla Regione Marche. Sono cresciuto guardando con ammirazione il Trofeo Ricci, la tenacia della famiglia Chioini e di tutti i volontari consente di riportare in città un evento di grande spessore”.
Secondo il presidente del Coni Marche, Fabio Luna, “lo sport ha sofferto tanto durante la pandemia, ma ha dato un grande contributo per riportare il Paese a sorridere e socializzare. Fausto è un esempio, come tanti dirigenti sportivi, il nostro esercito che lavora ogni giorno per puro spirito di volontariato per far crescere i ragazzi con valori sani, questa è la medaglia più preziosa”.È toccato al presidente della Podistica Moretti Corva, Alfonso Ramini, mostrare la maglia ufficiale della Brain Run e svelare il percorso. Ci sarà la 10 chilometri, si potrà partecipare anche ad passeggiata non competitiva di circa 3 chilometri.
“Torniamo a grandi linee sul tracciato del Trofeo Ricci originale. Si partirà ed arriverà dalla piazza della Corva. Si percorreranno via Maroncelli, via Togliatti, via Corva, si transiterà di nuovo al punto di partenza, poi si correrà fino alla rotatoria e si imboccherà via Mercantini, a seguire via Puccini, via Togliatti, via Corva, si proseguirà nelle campagne, con un pezzo di provinciale Corvense, raccordo Pian di Torre, via Pescolla, ancora un tratto di provinciale Corvense, giro di boa, ritorno”.Toccante la testimonianza di Patrick Ndaynsenga. Originario del Burundi, da quasi 30 anni in Italia, racconta: “La mia vita è cambiata quando ho conosciuto Fausto Chioini nel 1994. Una persona straordinaria, un lavoratore instancabile ed un grande organizzatore, un esempio di umanità e generosità. Grazie a questa famiglia sono diventato un professionista e ho vinto tante gare. Invito tutti a condividere questo grande progetto”.Il protagonista del pomeriggio, Chioini, dopo un saluto di benvenuto, ha parlato tramite il suo comunicatore ottico, per raccontare l’idea di organizzare la corsa podistica. “Voglio fare ancora tanto perché si parli di questa malattia. Io non ho più speranze, ma in futuro forse ci potrà essere una cura. Tutto è partito dalla mia rabbia, grazie alla società il mio sogno si sta avverando”.L’ultima parte della presentazione è stata dedicata al tema della Sla.
Ad intervenire anche il primario del reparto di neurologia all’ospedale Murri di Fermo, Patrizio Cardinali. “La Sla immobilizza, ma mantiene intatte l’intelligenza e le funzioni emotive. Fausto ne è la dimostrazione. Il connubio tra lo sport e questa malattia è antico. Il primo caso al mondo fu Lou Gehrig, il più grande giocatore di baseball della storia americana, che di dedicò a finanziare la ricerca. In Italia abbiamo avuto il calciatore Stefano Borgonovo. Chi si fa testimone delle sue difficoltà aiuta anche altre persone e speriamo che in futuro si arrivi a risolvere questa tremenda patologia”.Valentina Koxha, della Comunità di Capodarco, si è detta “ammirata dal coraggio con cui Fausto ha affrontato un percorso difficile ed ogni decisione importante nell’evoluzione della sua malattia, di cui bisogna parlare di più. Il nostro compito è prenderci cura del malato e della sua famiglia”.
La dottoressa Michela Coccia, direttore clinico del centro Nemo di Ancona, ha parlato del “lungo percorso che ha portato Nemo ad aprire le sue porte ai pazienti anche nelle Marche. Siamo la settima sede aperta in Italia, un centro interamente dedicato alle malattie neuromuscolari. Solo insieme si può affrontare questa terribile patologia”.Un breve saluto anche da Simone Corradini, titolare di Quota Cs Sport e partner della Brain Run. “Si chiama la corsa del cervello, un’idea di Fausto che traccia una rotta e ci fa guardare oltre”.I saluti finali sono stati affidati a Francesca Chioini, presidentessa del Comitato quartiere Corva.
“Sono fiera di essere nata qui, orgogliosi di rivedere questa manifestazione, daremo tutto l’aiuto possibile. La mente aiuta a continuare quando le gambe cedono, continua a correre quando il corpo non ce la fa. Questo è il senso del nome Brain Run. Mio zio Fausto ha dato cuore e passione all’atletica. Ora è riuscito a far pulsare di nuovo questo evento, nel luogo in cui è nato. Parlare della malattia è fondamentale, perché la conoscenza rende consapevoli”.