FERMO – Women power. Le imprese femminili sono più che un pistone del motore economico delle Marche. In attività, stando ai dati della Camera di Commercio delle Marche, ci sono 36726 aziende. A trainare è Ancona con 9.933, poi Macerata con 8.390, Pesaro Urbino con 8.171, Ascoli Piceno con 5.609 e infine Fermo con 4.623.
A loro, a chi le guida, è andato il premio Impronta d’Impresa, riconoscimento tributato da Camera Marche a quelle che hanno lasciato il segno con progetti innovativi negli ambiti di internazionalizzazione, sostenibilità, digitale, turismo/cultura.
“Anche se la presenza femminile nell'imprenditoria è aumentata, sappiamo che l'ingresso nel mondo del lavoro è ancora difficoltoso e di strada da fare ce n'è davvero molta. Il processo è però avviato e per questo dobbiamo dire grazie alle tante pioniere che nonostante tutto, e nonostante tutti, si sono fatte strada nel mondo del lavoro dimostrando che è possibile essere donna, madre e lavoratrice” ha introdotto la sottosegretaria Lucia Albano con il messaggio letto dal presidente Gino Sabatini. Una mattinata intensa, segnata anche dal ricordo di Francesca Baleani, storica dipendente della Camera che vent’anni fa subì una violenza e ha voluto dire a tutte e tutti che ci si può riprendere, anche grazie al lavoro.
Diverse le sezioni del premio, ognuna con un podio. Per Made in Italy e internazionalizzazione ha vinto Ginevra Coppacchiolli per l'omonima azienda agricola a Cupi di Visso (Macerata). Tre le aziende fermane in vetrina. La prima, con un voucher da 1500 euro, nella categoria Digitalizzazione ed intelligenza artificiale è ‘Le Mimose’ di Porto Sant’Elpidio della direttrice Debora Dionigi. Struttura nata nel 1978, il villaggio turistico è una struttura ricettiva 4 stelle aperta tutto l’anno. Dal 2018 ha deciso i intraprender un percorso di digitalizzazione dei processi che l’ha portata ad investire nell’acquisto dell’innovativo software in grado di gestire in modo celere ed efficace le richieste informazioni e la preparazione dei preventivi dei clienti turistici” spiega Sabatini.
Seconda premiata nella categoria Sostenibilità ed economia circolare è La scarpetta di Venere di Alice Vitelli, sede a Casette d’Ete: “Un’azienda artigiana che produce scarpe da donna di alta qualità “Made in Marche” con un’attenzione particolare alla sostenibilità grazie al progetto Tinctoria finalizzato alla riduzione dell’utilizzo del cromo nella concia delle pelli e l’introduzione di tecniche di tintura delle pelle conciate “al vegetale” con erbe tintorie” la motivazione.
Infine, per la sezione Turismo e cultura ecco al quarto posto Discover Marche di Anastasia Nicu di Monteleone di Fermo, che ha anche appena vinto il premio Cambiamenti di Cna: “Un'attività di promozione, prenotazione e assistenza turistica specializzata nei viaggi/escursioni e molto altro al fine di valorizzare il territorio marchigiano attraverso pacchetti turistici esperienziali e sostenibili, tour esperienziali giornalieri, escursioni storico-letterarie-naturalistiche e biking tours favorendo così l’inclusione sociale e valorizzando i luoghi marchigiani”.
Soddisfatto Gino Sabatini alla fine di una iniziativa che ha visto 53 imprese candidate e 16 alla fine premiate. “Sono rappresentate tutte le province, preponderanti quelle dell’area cratere, senza che fosse prevista una corsia preferenziale o una categoria dedicata Il segno che la creatività e la vitalità affiorano dove la crisi colpisce in modo più duro” ha concluso la presidente del comitato imprenditoria femminile Federica Capriotti.
r.vit.