ANCONA - "Siamo davanti ad un programma complesso che non prevede solo demolizioni e smontaggi controllati ma che passa anche attraverso il recupero di beni di valore e delle strutture storico architettoniche di pregio".
Lo ricorda l'assessore regionale con delega alla Ricostruzione post sisma delle Marche Guido Castelli che aggiunge: "E' un'opera strategica e necessaria per avviare la ricostruzione dei borghi piu' devastati dal sisma: abbiamo predisposto al meglio ogni passaggio, compresa la cernita dei materiali e la parte relativa al trattamento delle macerie". L'operazione interessera' 5 Comuni: Ussita (si agira' su 12 edifici e sul cimitero monumentale di Castelmurato), Visso con 77 edifici, Pieve Torina con 12, Arquata del Tronto (24) e Castelsantangelo sul Nera dove sara' effettuata l'operazione "più massiccia con ben 179 edifici tra capoluogo e frazioni".
"Ribadisco che si tratta di un'operazione fondamentale per 'dare il la' al processo di riconfigurazione di questi borghi - spiega Castelli - Questi interventi pianificati dall'Usr sono divisi in due tranche a Castelsantangelo. Una riguarda proprio il capoluogo, ed ha un costo di circa 2,7 milioni di euro per 40 edifici; l'altro riguarda le sei frazioni di Macchie, Nocelleto, Nocria, Gualdo, Rapegna e Vallinfante e ha un costo di circa 6,5 milioni per 139 edifici".
"I lavori, in base a una timeline che prevede per la prossima settimana le procedure di gara per l'affidamento, riferisce l'assessore - dovrebbero partire entro settembre".
Nello specifico, a Castelsantangelo, il progetto coinvolge 20 immobili nella parte alta del borgo e 20 nella parte bassa, e le operazioni prenderanno il via in maniera parallela. I lavori prevedono la demolizione totale o parziale, lo smontaggio controllato (al fine di recuperare beni di valore e strutture architettoniche e storiche di pregio) e alcune messe e in sicurezza, nonche' la realizzazione di una strada provvisoria di accesso al cantiere.
A livello numerico, e' stato stimato un volume complessivo di oltre 8.600 metri cubi di macerie che verranno lavorate e poi pesate, trasportate e recuperate o smaltite, per un peso complessivo che si aggira intorno alle 14.200 tonnellate.