PORTO SAN GIORGIO – “A parlare è la sentenza”. “Non c’è guerra tra amministrazione e Marina. Noi vogliamo risolvere problematiche che poi se no ricadono sui cittadini”. La questione è sempre la stessa. Un debito di un milione di euro non coperto da polizza fideiussoria nei confronti del Comune. “Quindi, come dice la sentenza, il problema non esiste se il gestore paga. Per il resto, noi siamo responsabili e amministriamo in maniera seria” sottolinea Valerio Vesprini.
Oggi parla il tribunale, il Tar delle Marche. “Fin da ora e in punto di fumus, sul merito, ritiene utile osservare che le sentenze non sembrano interpretabili come pretende la parte ricorrente”. Questa la frase che sottolinea il sindaco Vesprini. “Tradotto, devono pagare quanto previsto”.
Confermata la proroga al 23 di novembre: “Per cui entro il 22 devono pagare o garantire, con polizza fideiussoria bancaria o assicurativa, 972mila euro e in più i due canoni 2023-2024, in totale poco meno di un milione e mezzo di euro. Quindi, conferma quello che il Comune diceva”.
Il Marina resta fino alla nostra proroga e attende l’udienza di merito prevista il 17 luglio 2024. “Ma la sospensiva è fino al 23 di novembre. Poi o pagano o presentano la polizza che ha determinate caratteristiche o decadono. Il termine perentorio lo dà il Tar: 22 novembre” ribadisce l’assessore Fabio Senzacqua.
La segretaria generale Maria Stella entra nel merito della polizza: “Il Marina non ha mai presentato polizze del valore che oggi il Tar stesso conferma”. Che poi prende le carte in mano: “Il primo punto a favore del Comune è che il giudice definisce non interpretabili le precedenti sentenze, quindi va pagato il canone anche nelle aree che il Marina contesta. E poi, secondo punto, conferma l’entità di quanto dovuto per canoni non pagati”.
Anche l’avvocatura di Stato, che difende l’agenzia demaniale, conferma quanto previsto e richiesto dal comune sangiorgese, tanto da costituirsi avverso al Marina al Tar.
“Il Marina nei suoi ricorsi chiede di applicare decisioni prese in altre controversie in Sardegna. Ma non sono casi legati a un Comune. Così facendo creano confusione e anche su questo il Tar mette un punto Fermo: no a interpretazioni”.
Vinto o perso? “Il provvedimento cautelare è sottoposto a condizione di pagamento o polizza. Poi a luglio il Tar entrerà nel merito. Se loro sanano, non c’è decadenza. Per cui, se arrivano le garanzie viene meno anche il decreto di decadenza è del 27 maggio. Ed è arrivato dopo un procedimento con indicazioni chiare che il Comune aveva dato al Marina, con tutte le varie prescrizioni. Che oggi il Tar ribadisce” proseguono sindaco e segretaria.
Riprende Senzacqua: “Avendo la delega al porto, ci lavoro ogni giorno. E recuperare canoni non è un cosa piacevole. Riguarda diversi aspetti del patrimonio. Quello che stiamo chiedendo dall’inizio, dal palasport alle strutture comunali, è solo per tutelare ente e cittadini”.
Cosa accadrà ora? “E’ tempo di dare. C’è poco da parlare ancora, devono portare la fideiussione altrimenti decadono in maniera definitiva e ci si incontra di nuovo in tribunale a luglio. Ma spero di ricevere la polizza” concludono gli amministratori.
