di Raffaele Vitali
PORTO SANT’ELPIDIO – Comunicati stampa, dichiarazioni, interviste, note: un susseguirsi di parole con al centro una sola persona: l’assessora al Bilancio e Turismo di Porto Sant’Elpidio, Emanuela Ferracuti. Lei è rimasta per un po’ in silenzio, è intervenuto il sindaco Franchellucci in sua difesa, ma ora, in attesa dei cambiamenti preannunciati in Giunta dal primo cittadino quantomeno a livello di deleghe, fa chiarezza.
Emanuela Ferracuti, cosa sta accadendo a Porto Sant’Elpidio?
“Perché cosa avete saputo?” risponde secca.
Assessora, cosa si è rotto con la sua civica ‘Porto Sant’Elpidio al Centro’?
“Il ruolo che ricopro me lo ha assegnato il sindaco. Se a qualcuno non piace il mio operato, non posso fargli cambiare idea. Il mio obiettivo è quello di operare responsabilmente e lavorare al meglio”.
Stupita dall’attacco diretto che le ha riservato la segretaria Livia Paccapelo?
“Quando una critica è fine a se stessa, pesa meno. Non parlano del mio operato, parlano della mia persona. Io sto qui per fare un buon lavoro. Né stupita, né colpita. Qui si attaccano i miei pensieri, che sono più di sinistra. Io non amo tutti quelli che incontro, ma non gli faccio la guerra ogni giorno, mi relaziono e cerco il meglio”.
Se per la Paccapelo è questione politica, cosa accade con la commissione pari opportunità?
“La commissione deve essere apolitica, raccoglie il pensiero delle donne, non dei partiti. Quando mi sono resa conto che una linea diventava marcata, mi sono allontanata. Non si può strumentalizzare la commissione”.
Non è più facile intervenire sulla commissione che chiamarsene fuori?
“Più volte si è affrontata la questione, più volte si è detto ridimensioniamo il tutto. Ma ecco che c’è chi sceglie di apparire. Non è un tutt’uno con l’assessorato, ma la collaborazione non l’ho mai negata. Molti progetti si sono condivisi, ma quando vedo usare un organismo per scelte di parte non gli do la mia voce”.
E dire che accusano lei di fare iniziative politiche...
“Se penso alle critiche per Gad Lerner, sono stupita. Non è venuto a fare un comizio politico: se l’argomento è interessante, di certo non lo discrimino. Se vogliamo è invece un emblema delle pari opportunità, uno che ha superato l’emarginazione. Poi posso accettare la critica per l’incontro in cui ho chiamato l’ex assessora Bora, per me una donna che da sempre è in prima linea, per altri una esponente di parte in mezzo a tante associazioni”.
Questo periodo di attacchi le ha fatto male, le ha fatto mettere in dubbio la scelta di impegnarsi?
“Le critiche non mi fanno arretrare. So che possono arrivare, l’importante è prenderne la parte buona per crescere. Avanti tutta”.
Ma perché quando si parla di rimpasto il nome che esce è sempre il suo?
“Forse perché chi fa i nomi va in ordine alfabetico e quindi parte da me”.
Il sindaco l’ha confermata come assessora, si sente sicura?
“La decisione è sua. Do sempre il massimo. Non so tutto, ma mi preparo. L’assessore è parte del lavoro del primo cittadino. Se lui decide di cambiare, ne prendo atto. Ma Finché sono qui, penso solo a quello che devo portare avanti”.
Turismo, delega importante e complessa, come ci si trova?
“Una delega che vive di relazioni umane. Bisogna convogliare idee e pensieri di figure diverse, un posto nel cartellone lo vorrebbero tutte. Come ogni operatore ha una sua necessità. Delega complicata, ma è anche forse la più bella perché impatta a livello organizzativo e di rapporti della macchina comunale. Ti spinge a stare in mezzo alla gente. Mentre il Bilancio è tecnica e amministrativa, un lavoro d’ufficio. Il Turismo scatena la fantasia, la mia parte creativa che c’è sempre stata ma non si abbina bene con la Finanza”.
Il rapporto con la consigliera di Porto Sant’Elpidio al centro?
“Lei è libera di scegliere. Magari farà un gruppo autonomo. Abbiamo una stima reciproca, qualsiasi cosa farà, so che la collaborazione e il rapporto non mancheranno. Non penso che cambierà l’appoggio al mio lavoro”.
Alla Paccapelo vuole dire qualcosa?
“Assolutamente no, ognuno per la sua strada”.
L’ultima critica è che parla poco, la sfida personale è emergere?
“Ogni delega ha una sua necessità. Di certo darò sempre il massimo, qualunque sarà il ruolo che il sindaco vorrà darmi”.
Assessora, la sento proprio tranquilla.
“Ho una grande stima nel sindaco. E far lavorare bene lui è far andare meglio Porto Sant’Elpidio”.