di Raffaele Vitali
PORTO SANT’ELPIDIO – Un film tutto da vivere quello di Controluce. Un luogo di aggregazione, non solo un’esperienza culinaria.
Superato il luccicante ingresso, con il biglietto del cinema che è in realtà il menu da sfogliare sul cellulare, si entra nel mondo di Controluce.
Il nuovo locale di Porto Sant’Elpidio è davvero qualcosa di unico. Non tanto per quel che si mangerà, anche se la pizza che uscirà dal forno a legna e gas di ultima generazione sarà di certo il motivo per cui entrare. Ma è quanto creato dalla mente di Richard Abou Zaki e Pierpaolo Ferracuti, reso possibile dalla bravura degli architetti Alessandro De Angelis e Roberto Sargo, che esce dagli schemi.
Un grande spazio metropolitano nel cuore della seconda città della provincia di Fermo, un luogo in cui si mangerà, si berranno cocktail, si ascolterà musica, si vivranno esperienze, come amano dire i titolari.
Per il taglio del nastro c’era la giunta comunale al completo, anche altri amministratori, dal primo cittadino di Fermo a quello di Porto San Giorgio, dove gli chef gestiscono lo stellato Retroscena e il ramen bar Opera, fino al presidente della provincia e al consigliere regionale Marinangeli. Non poteva mancare l’ex sindaco elpidiense Nazareno Franchellucci, a cui si deve la visione di quello che poi Abou Zaki e Ferracuti hanno realizzato. E poi tanti amici, oltre alla stampa, anche nazionale.
“Pochi giorni fa Abou Zaki era sul palco dell’assemblea di Confindustria, con esperti di finanza, grandi imprenditori, manager. Ha saputo far emergere la sua visione, uno chef che sa quello che ha ma che cerca di migliorare il suo vissuto e il futuro del nostro territorio. Ha detto una cosa giusta: le Marche – commenta il sindaco Massimiliano Ciarpella - devono passare da terra di passaggio a meta. Questo locale ne sono certo sarà un primo grande passo”.
Una volta varcato il box office, dominato dalla scritta ticket, inevitabile fermarsi ad ammirare il grande bancone del bar in corian retro illuminato che usa lo specchio dicroico che permette di cambiare continuamente colore.
E i colori sono un fattore dentro il locale, perché riempiono gli occhi e accompagnano il tempo che si passa all’interno del locale. Che ha una acustica perfetta, merito di un sistema di pannelli antirumore disegnati dagli architetti, accompagnati poi da un piano luci che richiama i set cinematografici e garantirà la perfetta visione di quello che uno mangia senza togliere magia al luogo.
Due imprenditori illuminati. Due, sia chiaro. Perché senza uno probabilmente non ci sarebbe altro e se lo riconoscono Pierpaolo e Richard. “Sono emozionato, parlo sempre poco. Ma qui si concretizza un sogno partito tre anni fa, frutto di una nostra comune passione: la pizza” sottolinea Ferracuti.
Si potrebbe sorridere, pensando che dalle loro quattro mani escono piatti stellati che sono piccole opere d’arte, ma la massa, la ricerca dell’ingrediente, l’invenzione che permette anche il mondo della pizza li ha stregati portandoli a sperimentare anche una nuova farina. Ferracuti in particolare, “tanto che nei prossimi mesi sarò sempre qui, poi vedremo come evolve”.
Si sentono fortunati, ma sono anche consapevoli che quelle che hanno raggiunto è frutto di un duro lavoro. E mai come queta volta anche dell’alleata giusta. Che ha il volto giovane e rassicurante di Federica Fancello in Ulissi, “perché dietro di me c’è sempre mio marito Rodolfo” ammette parlando dal palco che caratterizza uno dei lati del locale. “Pierpaolo e Richard hanno saputo includermi. Insieme abbiamo scelto controluce per creare un collegamento con la destinazione originaria di questo luogo. E per creare una suggestione, l’effetto in controluce per l’artista è fondamentale per cerare, pe enfatizzare un soggetto. Speriamo che i nostri clienti escano con un’idea di magia che gli abbiamo lasciato”.
È in sintonia con i due chef la socia. Abou Zaki, che da vero anfitrione si muove nella grande sala abbracciando e accogliendo tutti, per una volta ha la voce strozzata dall’emozione: “Sono immaginato” esordisce in uno slang modenese, sua terra di nascita culinaria alla corte di Bottura.
Il suo grazie parte da “chi ha lavorato giorno e notte, e sono tanti, più di 40 persone”. La squadra di Retroscena e di Opera si unita per questa sera a Controluce e accompagnerà per alcune serate il nuovo staff: “Figure come loro ci aiutano a fare tutto. Oggi abbiamo 12 ragazzi che vogliono farvi vivere qualcosa di speciale”. Intanto possono imparare da Luca Luciani, il sommelier di Retroscena, i segreti per il cocktail ideale.
Dal 2020 la sua vita professionale procede in simbiosi con Pierpaolo Ferracuti: “Siamo partiti dallo chalet dei suoi genitori. Ci ha aiutato, anche dal puto di vista economico, a partire. Eravamo in cinque, oggi siamo 33 persone. Non vendiamo solo cibo, diamo lavoro e creiamo: siamo una grande famiglia” ribadisce.
“Questo luogo – aggiunge Abou Zaki – sarà speciale anche peer l’uso degli spazi. Il lunedì jam session, con il palco a disposizione di band che cambieranno sempre. Poi ci sarà una grande sera mensile il giovedì, mentre ogni sabato dj set fino alle due”. E questo dà un senso al grande bancone da cocktail degno di un locale nel centro di Milano.
Guadando l’amico socio, Abou Zaki prosegue. “Pierpaolo sa sopportarmi, non solo supportarmi, e non è facile". Vorrebbe esserci di più, ma ci penserà Ferracuti a far decollare Controluce. “Lui è un grande, sarà il motore di Controluce. Insieme possiamo tutto”.
Ed è evidente considerando che hanno preso mille prenotazioni in cinque giorni e il locale è praticamente pieno fino a metà gennaio. I posti disposizione sono 80, la sala experience è la particolarità: si trova dietro una grande vetrata, è dominata dal verde, può ospitare 12 persone ed è rialzata rispetto alla sala. E se tutto questo non bastasse, ci sono anche le divise speciali, perché per la prima volta Premiata, il brand fermano re delle sneakers, ha realizzato, su disegno di Carlotta Mazza, un completo, con maglietta, marchiato Controluce.
“Tutto è pensato, tutto ha senso, tutto rende una pizza da Controluce un’esperienza unica” conclude Abou Zaki, mentre in sala girano piatti con spicchi di pizza, da quella con il ragù di carne alla dolce con sopra i popcorn, olive fritte e crocchette alla gricia. Non resta che provare, ma prima bisogna trovare posto.
@raffaelevitali