PORTO SANT'ELPIDIO - È stato approvato in giunta, cui seguirà la pubblicazione del bando e dell’apposita modulistica, per l’esenzione Imu a chi affitta a lungo termine le abitazioni di proprietà. La misura, inserita nel bilancio di previsione 2025 approvato in Consiglio comunale a gennaio, ha visto uno stanziamento iniziale di 15mila euro. L’Amministrazione comunale di Porto Sant’Elpidio ha inteso adottare un provvedimento per contrastare l’emergenza abitativa e il crescente ricorso agli affitti brevi, che concorrono ad una migrazione di giovani coppie verso altre realtà, vista la difficoltà di reperire unità abitative all’interno del tessuto cittadino.
“Vogliamo incentivare i proprietari di immobili a disposizione, o già destinati ad affitti brevi o B&B, a concedere in locazione le abitazioni, con contratti a lunga durata e a canone concordato – sottolinea il sindaco Massimiliano Ciarpella – Concederemo un contributo pari all’Imu versata, per favorire la messa a disposizione di unità abitative. Questa è una scelta sociale, perché risponde ad un’esigenza diffusa. Ma è anche una scelta di sicurezza, che va nella stessa direzione che portiamo avanti, insieme alle forze dell’ordine, per monitorare i tanti immobili adibiti a destinazione turistica, che talvolta non fanno vera ricettività, ma diventano ricettacolo di soggetti dediti ad attività illecite. ”.
“Arriviamo a conclusione di un iter partito a gennaio con l’approvazione del bilancio di previsione – aggiunge l’assessore Marco Traini – Crediamo sia una scelta politica importante per andare incontro alla crescente domanda di abitazioni. Questa misura non è isolata ma strutturale, sarà valida infatti per tutto il triennio 2025-2027. Valuteremo, in caso di numero di domande numerose, la possibilità di incrementare la somma inizialmente messa a bilancio”.
Il contributo sarà pari all’importo Imu dovuta e versata per l’anno di riferimento sull’immobile dato in affitto, il contratto dovrà essere regolarmente registrato all’Agenzia delle entrate per una durata non inferiore a 3 anni più 2 e vale per le abitazioni che non siano state affittate almeno per i tre mesi antecedenti l’inizio del 2025. Sono comunque ammessi gli immobili locati nei tre mesi precedenti gennaio 2025, solo per contratti di uso turistico o affitti brevi e transitori. Il beneficio verrà riconosciuto anche per gli anni 2026 e 2027, senza dover produrre ulteriore documentazione. La domanda andrà presentata dal locatore entro il 30 dicembre, allegando copia del contratto di affitto registrato, attestazione di conformità del contratto ai parametri dell’accordo territoriale sul canone concordato, attestazione che l’abitazione non sia stata affittata per lunghi periodi nei tre mesi antecedenti il 1 gennaio 2025 e dell’avvenuto versamento della quota annuale Imu. Il contributo sarà concesso fino a esaurimento delle risorse, in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande ammissibili. Qualora le richieste eccedano le risorse stanziate, potrà essere prevista una riduzione proporzionale del contributo o un incremento del fondo.