PORTO SANT’ELPIDIO – Inizia l’avventura di Carlo Cognigni alla guida del Partito Democratico di Porto Sant’Elpidio. Al suo fianco tanti giovani, a cominciare da Fabio Rossano, che sta studiando da leader futuro..
“Sono entrato nel Pd con i Gd, ritrovo oggi Luca Piermartiri come segretario provinciale. Sono contento di proseguire insieme” esordisce Cognigni nella conferenza di presentazione. “Dobbiamo tornare protagonisti”.
Il primo pensiero è per Mariano Langiotti, ex segretario comunale: “Un uomo pratico e semplice”. Guida la prima forza della minoranza, “abbiamo perso ma siamo stati i più votati”, e questo cambia il modo di approcciarsi alla città. “Dobbiamo cambiare registro anche in consiglio comunale, sono certo che i nostri consiglieri Pasquali e Franchellucci sapranno farlo al meglio”.
Piermartiri è il suo riferimento politico, lo ribadisce: “Porto Sant’Elpidio non può stare fuori dal tavolo della federazione provinciale, anche per numeri di iscritti. Per cui, da adesso la collaborazione sarà continua, questo è uno dei miei obiettivi”.
Il segretario provinciale si era messo questa volta tra il pubblico, ma tirato in ballo interviene: “Questa segreteria è cresciuta dentro i miei Giovani Democratici. Il Pd negli ultimi anni ha perseguito il rinnovamento nelle persone e nei metodi. E poi quella di tornare a parlare di politiche di sinistra, che avevamo un po’ perso. E per questo la Schlein ha vinto il congresso e che la Sardegna dimostra che la strada è giusta. Poi vedremo Abruzzo ed Europee in attesa del prossimo anno con le Marche. Un lungo lavoro, che non è accettato da tutti, ma che andava e va fatto. Oggi arriva Carlo, abbiamo parlato e condiviso per anni la vita politica e oggi superiamo in città una frattura che aveva segnato con dialogo e collaborazione”.
Cognigni si è confrontato con tanti ex, che siano amministratori o segretari: “Da tutti ho avuto un caloroso benvenuto e ho percepito la volontà di far tornare a respirare aria di comunità dentro il circolo che guiderò fino a metà 2025, tecnicamente come reggente fino a quando non si andrà a congresso”.
Non mancheranno le iniziative, la prima lunedì alle 20.30 al Gigli con Matteo Ricci e il suo libro ‘Pane e politica’, e ad aiutarlo ci sono tanti giovani: “Questa è la mia segreteria, al momento senza deleghe perché mi serve un aiuto trasversale: Stefano Senesi, già consigliere comunale, Barbara Mecozzi, figura più esperta, Fabio Rossano, membro della segreteria provinciale e dell’assemblea regionale, e Alessandra Rocchetti”.
La prima sfida sono le Europee, visto che di amministrative se ne riparlerà tra quattro anni: “Ci aspettiamo che i candidati passino tutti per la nostra città, non dobbiamo pensare alle correnti”.
Un giudizio sull’amministrazione Ciarpella è inevitabile: “Governano da poco, un giudizio definitivo è difficile. Quello che è evidente è che sui grandi temi, penso anche alla Fim, è che la linea è la stessa che avevamo noi. E anche a livello di progetti, stanno usando le nostre risorse e inaugurerà tatto quello che gli abbiamo lasciato. Ma non voglio giocare la partita del ‘questo lo abbiamo fatto noi, questo loro’. Piuttosto punteremmo su quello che non fanno, eventi a parte, e che dimostra che non hanno ancora una visione di città”.