di Raffaele Vitali
PORTO SAN GIORGIO – Un torneo di tennis a Natale. “È qualcosa di più di un business, è tradizione che diventa turismo” sottolinea Emiliano Guzzo, presidente della Federtennis Marche, presentando le sfide che animeranno il circolo tennis di Porto San Giorgio dal 19 dicembre al 9 gennaio.
Tre tabelloni, dalla quarta categoria all’Open, con i migliori che si sfideranno a inizio anno. Quarta edizione sponsorizzata da Sorbatti, ottava del torneo. Nel 2020 ci furono 300 iscritti, 220 uomini e 80 donne, provenienti da diverse regioni, Campania, Umbria, Emilia e Lazio. “Quest’anno ce ne aspettiamo almeno duecento” prosegue.
Al suo fianco i vertici del circolo, dal presidente Luca Quinzi, padre dell’ex campione Gianluigi, a Raffaele rizza. E in più il filosofo giocatore Cesare Catà, che nella quarta categoria ormai ci va stretto e punta al salto. “Uno sport filosofico e di disciplina, uno sport che rispetta l’avversario, quindi si coniuga bene con il turismo”. La parola turismo torna, come quella di rete, che non è l’errore del giocatore ma la strategia su cui Quinzi e il consiglio direttivo credono.
“Un torneo va in scena in contemporanea anche a Tolentino, stesso montepremi e superficie”. Questo è il primo passo verso la strategia di crescita che immagina Guzzo: ““Vogliamo crescere, abbinando all’aspetto tecnico quello turistico coinvolgendo ristoratori e albergatori. Vogliamo portare, nel 2022, anche un torneo Junior e uno di padel, da svolgersi in più location vicine”.
In questo modo si catalizzerebbero anche tennisti di livello nazionale. “Vogliamo diventare il centro del tennis natalizio. Con la nuova programmazione, uno di seconda categoria che viene a Porto San Giorgio potrebbe giocare anche all’Open e a Padel, utilizzando lo Zeta Club di Fermo e i campi di Porto Sant’Elpidio visto che Porto San Giorgio è l’unica città che non ha un campo da padel e anche Pedaso la sta per realizzare” precisa il presidente Fit. A cui fa eco Quinzi: “E infatti stiamo penando anche noi a una crescita, ma prima vediamo come si chiude il bando di gestione di nove anni, più due, che è sul tavolo della Sua provinciale”.
Il modello che vuole Guzzo è già testato a Trento e Padova, dove ci sono circoli che nella stessa settimana organizzano più tornei. “Questo fa sì che il giocatore o la scuola tennis offre più possibilità e diventa attrattiva, perché si garantiscono almeno quattro partite ad atleta”. L’anno scorso a Porto San Giorgio sono arrivati in finale due giocatori che sono in classifica Atp. “Chi viene a Porto San Giorgio sa che può sfidare giocatori di alto livello, su strutture tecnico tattiche di qualità”.
In chiusura Rizza, che questo torneo otto anni fa l’ha pensato: “La collaborazione con il circolo di Tolentino è un primo passo. A Trento a Natale hanno sempre più di mille iscritti, da qui la voglia di farlo a Porto San Giorgio. Negli anni ho sperato che i circoli limitrofi collaborassero. Non si è combinata con Fermo, ecco Tolentino a cui diciamo grazie. Sport e turismo ben si abbinano. Spero sempre che altri circoli locali aderiscano, occorrono campi e risorse. Un torneo con un montepremi di 5mila euro è più attraente di 1500. Se si vogliono i migliori, servono premi adeguati”.
Il potenziale c’è, tra Fermo e Porto San Giorgio ci sono 25 campi disponibili, il doppio di quelli che può mettere a disposizione Ancona. “Possiamo davvero crescere, questo torneo di Natale è il primo passo verso una strada bene chiara, che farà di questa città un riferimento per ogni età durante dicembre, ma soprattutto degli under 14 tutto l’anno” concludono i vertici del tennis sangiorgese che festeggiano anche la promozione in serie B della squadra femminile capitanata da Elisa Tassotti.
@raffaelevitali
