PORTO SAN GIORGIO – Ultimo consiglio comunale. Un mix di parole legate all’amministrazione della città e di commiato da un consesso che per qualcuno non si riaprirà più. Un esempio arriva da renato Bisonni, prima assessore e poi consigliere, oggi solo osservatore di uno strano voto in cui si sfidano due che sono stati insieme per nove anni in amministrazione.
L’emblema di tutto è Carlo Del Vecchio, da 28 anni consigliere comunale che non si è ricandidato. C’è chi gli dice in consiglio che “non è stato fatto ricandidare”, ma lui su questo è chiaro: “Spazio ai giovani”. Ha dominato il consiglio con il suo fare tra il duro, lo scherzoso e l’amichevole. Il sunto sull’amministrazione Loira lo offre in pochi secondi: “Rispetto, correttezza fuori dalla norma, fiducia, stima, saggezza e amicizia”. Ascoltano tuti, prima che Del Vecchio torni al sorriso con le sue immancabili pagelle di fine legislatura. Lo ascoltano perché tutti lo pensano, perfino Fabio Senzacqua che a Loira regala un “sindaco tu sei già parte della storia della città, non serve altro tempo” e Bragagnolo con un secco “Loira è uno di noi”.
Mentre era scontato il plauso dei ‘suoi’, a cominciare da Antonello Cossiri che però tocca un tasto emotivamente importante per Loira: “Sei stato un sindaco ancora più bravo di tuo padre Franco. In questi anni non è stato tutto perfetto, è naturale che ci siano errori, ma onestamente di fenomeni e Superman che amministrano senza macchia e senza paura ne vedo pochi. Se riusciranno ad avere la metà della dedizione e dell'attaccamento per Porto San Giorgio che ha avuto Nicola Loira saranno ottimi sindaci”.
Le critiche durante la discussione non sono mancate, dal lungomare a piazza Mentana mai iniziata fino agli 800 mila euro di avanzo di bilancio che per la minoranza sono il simbolo “di un fallimento gestionale” mentre per la maggioranza “la riprova di un comune sano e della possibilità per chi arriverà di essere subito operativo”.
Sulla piazza la risposta seria di Loira: “L’appalto era stato fatto prima dell’aumento dei prezzi. La ditta, che aveva vinto con il ribasso del 25% non potrebbe mai effettuare i lavori”. Risponde anche su altro, ma il finale di consiglio è tutto per Del Vecchio e le sue pagelle, una sola sufficienza a chi siede sui banchi principali.
“Gramegna 5, sul sociale non ha inciso; Varlotta 5, grande professionalità ma troppi interrogativi lascia; Baldassarri 2, semplicemente disastrosa; De Luna 2, giovane ed esuberate, ma è riuscito a lasciare perfino persone fuori dalle palestre; Di Virgilio 5, ma è quello che è migliorato e risponde sempre al telefono; Catalini 4 perché ha dimostrato poca coerenza passando con Vesprini ma non dimettendosi; Loira 8, ma di lui già ho detto”.
E il sindaco, tra un sorriso e un momento di serietà conclude: “Chiudo qui la mia esperienza di sindaco, penso di aver comunque rappresentato questa città in maniera degna nella diversità delle posizioni e non aver mai messo a disagio la città per comportamenti particolari”.
