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Porto San Giorgio perde una stella: chef Nikita chiude L'Arcade. "Ho perso gli stimoli, ma tornerò a cucinare"

5 Dicembre 2024

PORTO SAN GIORGIO – Di Senigallia ne resta solo una. La piccola Porto San Giorgio, salta alle cronache per avere due ristoranti stellati a distanza di cinquecento metri. Nikita Sergeev, lo chef nativo di Mosca, sangiorgese d’adozione, ha deciso di chiudere il suo ristorante, L'Arcade.

E con la porta del locale che domina la spiaggia, "è in vendita", si spegne anche la stella Michelin conquistata nel 2021, insieme con i colleghi di Retroscena, Ferracuti e Abouzaki. Erano 20 anni che il cuoco gestiva il suo locale, che dal centro della cittadina si era posizionato sul lungomare, in quella che peer una vita era stata la cucina di Aurelio Damiani.

“Non ho più stimoli. Non ci credo più. E se non provo più emozioni – si racconta all’Ansa - non riesco nemmeno più a trasmetterle a chi lavora con me e ai nostri clienti”. Sergeev, più di altri, è un cuoco istintivo, passionale che ha bisogno di qualcosa di più rispetto agli ingredienti sul piatto. Negli anni ha trasformato la cucina, con abbinamenti spinti e sperimentazioni, fino al passo tipico dei grandi chef, il bistrot. Quel Banco 12 che aveva cominciato a far crescere anche ai sindaci che il mercato coperto poteva diventare un luogo diverso, un centro di aggregazione culinaria. Ma con L’Arcade, se ne va anche banco 12, già da tempo con le serrande abbassate dopo il cambio di cuoco.

E il futuro? Nikita non ha dubbi: “Tornerete a sentir parlare di me, di noi. Abbiamo sempre lavorato benissimo, anche quest'ultima stagione, anche dopo la stella arrivata nel 2021. Qualche progetto di lavoro già c'è”.

Cene a quattro mani, location esclusive, le ultime uscite da chef negli Emirati Arabi, le opportunità ci sono: “Magari mi metto a scrivere. O magari mi dedicherò alla didattica. Alle consulenze. O, perché no, torno ai fornelli. A me piaceva e piace fare il cuoco e vorrei tornare a cucinare”.

Il finale è amaro, ma anche la fotografia di un settore in cui no basta essere bravi: “Vorrei tornare ai fuochi, magari con qualche responsabilità in meno anche perché chef significa comandare, cuoco vuol dire invece cucinare. La stella se ne va, ma l'ho presa e resta nel cuore, nell'esperienza, nel Nikita cuoco. La giacca no me la tolgono, resterà a casa e magari presto la indosserò ancora, so quel che valgo”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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