PORTO SAN GIORGIO – Il grande fratello della sicurezza su Porto San Giorgio: un progetto partito due anni fa, il 17 maggio 2018 con la firma sul patto per la sicurezza con la prefettura di Fermo. “Da quel giorno il sistema di telecamere è cresciuto, copre ogni angolo del territorio e i varchi. È questo uno dei modi principali con cui garantire sicurezza, mettendo a disposizione delle forze dell’ordine strumenti per indagare, prevenire e tenere sotto controllo un territorio” spiega il sindaco Nicola Loira.
Il progetto è partito con il recupero e ammodernamento del sistema di telecamere presente, incluso il server, e poi l’implementazione con le telecamere ai varchi della città. “I primi risultati ci sono già stati a livello di repressione della criminalità, dalle rapine ai furti con scasso, di atti vandalici e assembramenti molesti, ma anche per il controllo dei conferimenti selvaggi dei rifiuti”.
Dietro il sistema ci sono l’avvocato Carlo Popolizio e il comandante Giovanni Paris, oltre all’assessore delegato Valerio Vesprini. “Dicembre 2017 le prime 16 telecamere, che già erano installate su Bambinopoli, viale Buozzi, via Oberdan, lungomare centro e piazza Gaslini. Nel 2018 ci confrontiamo, politicamente e tecnicamente, e via Consip abbiamo acquistato i dispositivi, dai registratori alle telecamere. Approfittando del rifacimento della piazza, abbiamo colto l’opportunità” spiega Popolizio.
Tre lotti: il primo realizzato nel 2018 con l’implementazione delle telecamere esistenti rese in 4k. “Nel 2019 e 2020 gli altri due lotti: il secondo copertura dell’ingresso a sud, quello tre verso nord in zona grattacielo e statale fermana” prosegue.
Si sono aperti gli ‘Occhi sulla città’, un progetto da 45mila euro. A oggi l’intera infrastruttura, collaudata il 10 marzo, è dotata di 62 videocamere, di cui 45 ambientali e 17 a controllo targa, di cui una in zona stazione verso via Verdi. “Si aggiunge la sala operativa all’interno del comando dei vigili con una work station di ultima generazione, con tre registratori che possono coprire fino a sei giorni. Tre monitor in Hd mostrano le immagini”.
Prima fase investiti 47mila euro, per la seconda 44mila, per la terza 46mila, il tutto con un cofinanziamento di 45mila euro della prefettura. “Un progetto di 62 telecamere costato 138mila euro lordi. Un ottimo risultato con una spesa contenuta e competitiva, fuori da Consip sarebbe stata quasi il doppio”.
In prospettiva, l’idea dell’amministrazione è proseguire con l’investimento coprendo spazi pubblici, cominciando con tutte le piazze, verificare se possibile coprire il lungomare e stabilizzare la rete dell’infrastruttura. “Oggi ci appoggiamo a ponti radio, l’ottimo sarebbe cablare l’intera città con la fibra” ribadisce il dirigente.
A breve tra l’altro i vigili sangiorgesi saranno dotati di body cam per il controllo del territorio. “Innumerevoli le richieste di accesso da parte delle forze di polizia alle immagini. Utilità ed essenzialità per risolvere casi di investigazione in atto” riprende Paris.
L’assessore Vesprini è soddisfatto: “Ho puntato fin dall’inizio sula sicurezza. Telecamere, droni, telecamerine sui giubbetti, ma anche più forza lavoro per i vigili urbani grazie a nuove assunzioni. Piazze e lungomare sono le prossime sfide, sappiamo bene dove agire e arriveremo”.
Il comandante Paris, che guida dodici agenti, spiega le body cam: “Sono telecamere dotate di led che si accendono quando partono, quindi evidenti a tutti. Hanno finalità ad ampio raggio: attività di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza, oltre che da deterrente e documentazione in caso di aggressioni”.
Una città più sicura per i suoi residenti e i turisti: “Non venite in città se volete delinquere o evitate di passare dopo aver commesso atti illeciti altrove, perché il nostro sistema è in grado di scoprivi” conclude il sindaco mandando un messaggio al mondo della criminalità.
Raffaele Vitali