PORTO SAN GIORGIO – Il ‘centro sangiorgese’ è molto attivo. Da un lato c’è Stefano Cencetti, segretario Udc, che è entrato in partita in vista della campagna elettorale; dall’altra c’è Italia Viva che si riorganizza.
“Purtroppo le liti interne del Pd si ripercuotono sulla città. l’eterogenea maggioranza che vinse cinque anni fa, non esiste più. ormai è un monocolore” sottolinea Cencetti che accusa Loira di non aver aperto alla discussione interna dopo le dimissioni di Valerio Vesprini.
“Invece, cambio di nome e in 24 ore questione chiusa. Forse e diciamo forse, il cambio era già programmato da tempo da parte del Sindaco. La partecipazione democratica di cui la Politica necessita dove sta? Per concludere, nell’ultimo mese, ma diciamo in tutta la vita politica di questa Amministrazione, la maggioranza, ha pensato più a lavare i panni sporchi in casa propria invece di pensare ad amministrare un paese nel bel mezzo della stagione turistica, non positiva, lo dicono i numeri, senza una programmazione, senza alcuna forma di attrattività e di promo commercializzazione turistico-territoriale”.
Di fronte a questo quadro, Cencetti ha una sola soluzione: “Voltare pagina e riscrivere insieme il futuro per una Porto San Giorgio che torni a splendere in tutto il suo splendore”. Con chi si muoverà, lo si scoprirà a breve. Intanto Italia Viva, il partito di Matteo Renzi, ha scelto i suoi verti: Nicola Ferranti e Paola Talamonti sono i nuovi coordinatori. Il compito è di dialogare con le altre forze politiche e organizzare iniziative a Porto San Giorgio. Con loro, in direttivo Michele Buonaiuto, Giacomo Fagiani e Massimo Pompei.