PORTO SANT’ELPIDIO – Da fiore all’occhiello a buco nero: il centro del riuso visto da Annalinda Pasquali, consigliera comunale del Pd a Porto Sant’Elpidio.
“Dal 9 marzo è chiuso. L’avviso è stato fatto tramite cartelli esposti ai cancelli d’ingresso e a tutt’oggi non è dato sapere quando il servizio sarà ripristinato. Il tutto senza alcuna spiegazione, creando un disservizio alla comunità” spiega la consigliera.
Che poi cita uno scambio di battute tra una cittadina e il vicesindaco Andre Balestrieri sui social che avrebbe spiegato ‘che è chiuso per assenza di regolamento’. “MI chiedo perché sia lui la persona competente, così si è definito, in materia pur avendo la delega ai lavori pubblici, al decoro e alla protezione civile e non l‘assessora all’ambiente Maria Laura Bracalente, rientrando i Centri del riuso nel recupero e riciclo dei rifiuti, appunto materia ambientale”.
Ma no solo. “Parla di regolamento, ma c’è u disciplinare che regolamentava il conferimento e il prelievo di beni dal centro stesso, disciplinare che differiva di poco dal regolamento approvato nel Consiglio comunale del 29 aprile. Inoltre, dall’approvazione del regolamento con immediata eseguibilità nulla è stato fatto per una manifestazione d’interesse pubblico per la gestione del Centro” prosegue.
Prima della chiusura il centro del riuso era gestito dalla Protezione civile, “per cui – riprende Annalinda Pasquali – se l’amministrazione non ha giudicato soddisfacente l’operato della Protezione Civile, finora assegnataria del servizio, forse doveva risolvere intramoenia la questione, avanzando nuove richieste e proposte, ma sempre mantenendo aperto il centro. Non esiste che un servizio pubblico già disciplinato venga chiuso in attesa di un nuovo regolamento”.
Il centro tra l’altro è pieno, come documenta la conigliera comunale: “Passeggini, mobilia, lampade, abbigliamento e pure una pelliccia che giacciono lì ormai da mesi e che rischiano di essere buttati in discarica con un aumento dei rifiuti solidi a carico di tutta la comunità. Se non ricordo male, infatti, dopo sei mesi di permanenza di un oggetto nel centro del riuso, questo diventa automaticamente rifiuto e va portato in discarica. Gli assessori Balestrieri e Bracalente, sentiti sulla apertura del centro, dichiarano che è pronta la manifestazione d’interesse: quindi finché ci saranno le dovute valutazioni delle proposte, la graduatoria, gli atti per l’assegnazione si riapra il centro: non c’è alcuna motivazione perché debba rimanere chiuso” conclude la consigliera.