AMANDOLA - Il gran giorno è arrivato. Si aprono ufficialmente lep orte del nuovo "ospedale dei Sibillini - Beato Antonio di Amandola". Taglio del nastro e nel giro di 48 ore operatività.
“Un ospedale che nasce con la mission di garantire un'assistenza sanitaria alle popolazioni dell'entroterra fermano, come pure dei limitrofi territori del Maceratese e dell'Ascolano. Un territorio, quello montano, duramente colpito dal sisma ma che ha mostrato da subito forza e resilienza, e per il quale il nuovo ospedale è una risposta doverosa ed adeguata sul fronte dell'assistenza medico-ospedaliera” spiega il direttore generale Roberto Grinta che ha dato precise garanzie al combattivo sindaco Adolfo Marinangeli.
Da lunedì, dunque, saranno pienamente operativi la Cassa Cup, l'Anagrafe assistiti, la Diagnostica per immagini (Radiologia) e la specialistica ambulatoriale tra cui odontoiatria. Inizierà anche il trasferimento degli oapiti della Rsa.
“Lunedì parte il Punto di Primo Intervento e saranno attivate sia la Guardia medica e la Potes 118” precisa Grinta, quindi al momento nessun pronto soccorso come annunciato durante il sopralluogo dallassessore Saltamartini. Per quello servono piu servizi e più personale, come ricordato dai sindacati. Tanti i commenti per questo giorno storico.
"Un passaggio epocale, un grande traguardo che mette in campo una nuova visione di sanità e conferma ulteriormente l’attenzione che il governo Meloni e la Regione stanno riservando verso le aree interne colpite dal sisma sottolinea il Commissario straordinario Guido Castelli. Quwlla di Amandola è la più grande opera di edilizia ospedaliera delle Marche, nata per sopperire ai danni provocati dal sisma al vecchio edificio, per un costo totale di quasi 33 milioni di euro; 80 i posti letto disponibili, per quello che sarà un presidio di primo livello con dotazioni moderne, nel segno della sicurezza, dell’avanguardia e dell’efficienza.Castelli rivendica il ruolo suo e del governatore Acquaroli che hanno implementato i fondi iniziali di 22,4 milioni e poi di altri 1.4 per la palazzina pre-triage, attualmente in fase di ultimazione per una migliore gestione delle possibili future pandemie e/o calamità”.
Soddisfatta anche la minoranza amandolese targata FdI guidata da Danilo del Gobbo e Valerio Tidei: “I Sibillini possono guardare al futuro con più speranza, avranno un servizio sanitario finalmente all’altezza”. Sono comsapevolo che non sia finita qui: “Il percorso è stato lungo e tortuoso e lo sarà anche in futuro per accrescere sempre di più i servizi sanitari data la situazione complicata anche a livello nazionale. Alla base, però, deve esserci sempre la fiducia nelle istituzioni e nel lavoro di squadra per far sì che nulla rimanga incompiuto”.
All'inizio critici ma perché “doveva essere potenziato con servizi in più che non erano previsti al momento della sua progettazione, iniziata, ad essere onesti, dal PD. Abbiamo avuto, fortunatamente, in Acquaroli, in Saltamartini, in Baldelli, in Putzu e in Grinta interlocutori attenti e sensibili al problema che ci hanno assicurato che Amandola sarebbe stato un ospedale con tutti i crismi”.
Nel frattempo la Regione con l’Ast ha siglato l’autorizzazione per un PPIO quando fino ad oggi Amandola ha avuto un PPIT. Ciò significa che i codici bianchi e verdi verranno trattati nell’ospedale dei Sibillini e non trasportati a Fermo, come in precedenza” ribadiacono Del Gobbo e Tidei.
Più duro è Teo Del Monte, commissario del Pd di Amandola: “L'inaugurazione è una buona notizia, frutto della visione Dem della giunta Ceriscioli, ma non è come decanta Saltamartini un ospedale per acuti, ma un ospedale di area disagiata con un numero limitato di posti letto per acuti (20) di medicina interna, attualmente traslocata nel noscocomio di Fermo, e una attività di chirurgia solo diurna con possibilità di pernottamento nei posti letto della medicina. Non è il PD a dirlo, ma la norma e cioè il Decreto Ministeriale 70 del 2015. Altrimenti servirebbero un reparto di ortopedia e uno di chirurgia generale oltre alla copertura anestesiologica e un laboratorio analisi nelle 24 ore, cose per cui, norme a parte, non ci sono le risorse né le condizioni possibili” prosegue Del Monte.
Ma resta un giorno di festa, per cui taglio del nastro, foto, attesa del nuovo primario e con l'arrivo di Medicina a inizio anno la “quasi” piena operatività del nuovo ospedale dei Sibillini.