di Raffaele Vitali
PONZANO DI FERMO – Un piccolo paese in collina di 1700 abitanti, più della metà tra l’altro vivono fuori dal centro storico, nella zona di Capparuccia. E poi le mini frazioni, come Torchiaro, con 150 residenti che hanno però un valore aggiunto: accolgono tutti.
In mezzo ci sono i gioielli architettonici, quelli che attirano stranieri e turisti. Ma soprattutto, registi. “Favoriamo ogni iniziativa e proposta che punti a valorizzare il nostro paese. Noi alle produzioni mettiamo a disposizione spazi, monumenti, sale che diventano parte di un film” spiega Diego Mandolesi, vicesindaco di Ponzano di Fermo.
Un anno fa il primo film, quello girato da Damiano Giacomelli. “Mesi passati a Torchiaro per girare 50 delle sessanta scene previste. Hanno trasformato il borgo creando pareti e angoli che hanno riportato la frazione al suo apice. Un film che si potrà ammirare al cinema, lo stanno finendo di montare” prosegue.
In questo caso, da parte del comune un contributo economico diretto, “hanno passato mesi nel nostro territorio mangiando spesso al centro sociale della frazione”, supporto nel trattare con i privati per usare case o aziende per girare e alloggi, permessi vari.
“Noi crediamo nel grande schermo come veicolo”. Anche per questo una volta eletta la nuova amministrazione ha puntato, ad esempio, sul recupero della Madonna delle Cataste, la Stone Age delle Marche. “L’abbiamo completamente ripulita, abbiamo ripristinato la strada di accesso. Siamo convinti che sia un riferimento per tutti e già molte spose la scelgono come set fotografico dopo la cerimonia”. In prospettiva, nuovo prato e tavoli da picnic. L’avremmo già fatto, ma il caro energia ci ha costretto a scelte diverse per le risorse in cassa”.
Proprio la chiesa senza tetto ha colpito Simone Riccioni, l’attore regista che ama girare nelle sue Marche. “Avrebbe voluto usare anche la Chiesa di San Marco, ma è chiusa da dopo il sisma. Ma una volta vista la Madonna delle Cataste non ha avuto dubbi. E poi è rimasto conquistato anche dal centro storico” racconta il vicesindaco.
Anche in questo caso, grande supporto logistico e non solo. “La bellezza dei luoghi è il punto di partenza, ma poi viene fuori la capacità di dare riposta alle troupe. Registi che arrivano da fuori, non è il caso di Riccioni, restano conquistati. E quando se ne vanno, lo raccontano. E così, farsi trovare pronti è il miglior biglietto da visita da aggiungere al tramonto con i Sibillini che nessun altro luogo può dare”.
E siccome Ponzano non si ferma, già è arrivata in Comune la richiesta per poter girare un documentario usando il castello. “Noi siamo pronti: risorse, logistica, manodopera, lobby. Chi ci sceglie al bello unirà tutto quanto necessario” conclude Diego Mandolesi.
