PORTO SANT’ELPIDIO/SANT’ELPIDIO A MARE – Un primo giorno di scuola difficile da dimenticare per gli alunni del Polo Urbani. Mai così unite le due sedi principali dell’istituto diretto da Laura D’Ignazi.
Due tragedie hanno segnato la scuola. La prima ha visto protagonista il 18enne Franco Mazelli, morto dopo essere precipitato dal tetto di un capannone. I genitori, che indossavano una maglietta con il volto del figlio, si sono fermati vicino al suo banco dove avrebbe dovuto frequentare l’ultimo anno dell’Alberghiero.
“Lui resta qui con noi, con la sua forza e vitalità” ha sottolineato la dirigente che ha poi lasciato al padre e al sindaco il compito di scoprire la targa a lui dedicata e rassicurare tutti che “franco grazie al vostro amore e ricordo non verrà mai dimenticato”.
Ha commentato poi il vicesindaco Balestrieri: “Questa mattina per molti genitori è stato emozionante vedere i propri bimbi con dei grandi zaini varcare per la prima volta la soglia della scuola; emozionante vedere anche vedere i propri figli crescere e frequentare la scuola media o le superiori di secondi grado. Lacrime di felicità miste all' emozione. Poi ci sono i visi distrutti dei genitori di Franco Mazelli al Polo Urbani. Una città intera vi è vicina; lo abbiamo fatto ieri, oggi e lo faremo ogni volta che servirà. A Franco dedichiamo questo primo giorno di scuola”.
Poco dopo, la dirigente si è spostata al tarantelli. È qui che un altro banco è rimasto vuoto, è quello di Elia Forani, 16 anni e un futuro davanti strappato dalla malattia. A lui è stato intitolato un albero di ulivo piantato nel giardino della scuola.
Alla cerimonia hanno preso parte i genitori e il fratello, supportati dall’assessore di Sant’Elpidio Greci e dal sindaco di Montegranaro Ubaldi, paese di residenza dei Forani. E poi tanti docenti che senza risparmiarsi hanno seguito Elia nelle lezioni, supportandolo anche quando non poteva andare in classe. “ci dava coraggio” ricordano i compagni di classe. “Aveva una forza che andava oltre la mascherina” hanno ribadito mentre posizionavano la targa ‘l’ulivo di Elia’ sull’albero.