Amazon si riavvicina alle Marche. il presidente Acquaroli, insieme con i vertici idi interporto e l’aiuto anche di figure esterne, è riuscito a riaprire una partita che sembrava chiusa di fronte a lungaggini burocratiche.
A Jesi è stata approvata la variante urbanistica che consentirà l'insediamento di un polo logistico Amazon nell'area dell'Interporto. Sempre se il gigante dell'e-commerce e lo sviluppatore Scannel confermeranno la volontà di andare avanti.
“L’amministrazione comunale – sottolinea il Cda dell'Interporto Marche – ha operato nei tempi previsti, creando tutte le condizioni affinché l'insediamento di Amazon nell'area interporto diventi realtà. Quando le istituzioni lavorano unite per il bene della comunità e a fianco delle aziende e dei cittadini si crea un circuito virtuoso capace di creare le condizioni per lo sviluppo del territorio”.
La mission dell'Interporto è quella di fare trasporto intermodale a servizio del territorio e delle imprese in un'ottica di sostenibilità. “Insieme abbiamo favorito le opportunità di sviluppo che l'Interporto è capace di attivare a favore dell'insediamento di player economici di rilievo mondiale nelle Marche. Stiamo apprezzando il clima positivo di una città e di tutto il territorio regionale, dalle istituzioni, al cittadino, alle parti sociali” conclude l’Interporto in una nota.
“Amazon ora può sbarcare all’Interporto. Con la definitiva approvazione della variante urbanistica da parte della Giunta, abbiamo prodotto finalmente tutte le condizioni: i privati hanno a disposizione tutti gli strumenti per poter procedere e sono fiducioso che questo accada” il commento del sindaco Lorenzo Fiordelmondo.
Il polo logistico dovrebbe sorgere alla Coppetella in un’area grande come 15 campi di calcio. Si parla di mille posti di lavoro diretti più l’indotto, ma soprattutto della vera rinascita dell’interporto.
Il progetto è stato presentato nel 2020 e tra vari tentennamenti son trascorsi oltre due anni ma ora la speranza è di “vedere realizzato nel 2024 il nuovo progetto. Oltre alla conclusione dell’ultimo tassello amministrativo – aggiunge il primo cittadino -, proprio ieri il tar Marche ha giudicato inammissibile un ricorso che se fosse stato accolto avrebbe messo in discussione l’intero progetto e lo ha fatto anche attribuendo al ricorrente l’onere delle spese legali”.
