La politica ha regole inspiegabili e soprattutto ha una memoria cortissima. Il contingente spesso copre il passato. Ancora di più se ci si trova di fronte a un’emergenza.
Quanto sta avvenendo nelle Marche è da manuale. Un presidente sfiduciato politicamente, non certo dal punto amministrativo, che improvvisamente torna in auge. Per un motivo semplice: da tre mesi sta facendo bene il suo lavoro.
Bastano 90 giorni per mettere in discussione i 4 anni precedenti. Bastano per cancellare le critiche accumulate in primis sulla gestione del terremoto? O quelle relative alla gestione sanitaria, che ha tenuto nelle sue mani, caso quasi unico nella storia, senza delegarla mai a un assessore specifico?
Per chi capisce di politica sì. Il motivo è semplice: da tre mesi tutti parlano bene di Luca Ceriscioli. A tal punto da far credere che nessuno si ricorderà più del passato. A tal punto da mettere in discussione l’erede designato, il sindaco dei sindaci Maurizio Mangialardi. Ma soprattutto a tal punto da mettere in discussione i due nomi forti del Pd, Ricci e Mancinelli, chiamandoli, di nuovo, a metterci la faccia per dire no al governatore.
Un gioco pericoloso che però ha basi solide: la gente ricorda quello che sa. E oggi tutti sanno, anche a Roma, che le Marche hanno gestito in maniera migliore di altri l’emergenza Covid. E che, in caso di necessità, sapranno prevenire nuovi focolai. E quindi, che senso ha cambiare?
Questo è il presente, il punto però è se a settembre o ottobre, quando si voterà, l’estate e gli spritz avranno cancellato la paura riportando in auge l’aurea negativa che ha accompagnato l’amministrazione regionale. Per i fan del presidente c’è un pre Covid e un post Covid. Il pre era ‘cambiamento’, il post è ‘continuità’.
Ma per quanto ancora il post durerà? Se si è rimesso in gioco, forse il professore di matematica, che non ha sbagliato un calcolo tra positivi e tamponi, ha la proiezione giusta. Ed è per questo che l’impossibile sembra di nuovo possibile. Poi che sia giusto o sbagliato lo potranno dire gli elettori, magari ispirati da Lewis Carrol: “È una ben povera memoria quella che funziona solo all'indietro”.
direttore www.laprovinciadifermo.com