di Raffaele Vitali
FERMO – Una tradizione che va rispettata, anche se il rettore Gregori non arriva a Fermo per dare il benvenuto alle matricole del corso in Ingegneria Gestionale, “l’unico da Bologna a Bari” come ama ripetere il numero uno dell’Università Politecnica delle Marche.
A fare gli onori di casa ci sono Maurizio Bevilacqua, preside della Facoltà di Ingegneria, e Archimede Forcellese, responsabile del corso di studi. Con loro anche il sindaco Paolo Calcinaro, che sull’università, da presidente dell’Euf, investe dall’inizio del mandato
“Con il ritorno in presenza, alla normalità, l’università ha ripreso a crescere. Il periodo online ha creato un buco, oggi i numeri tornano a essere quelli di pre pandemia. Come città ci crediamo in voi, ci investiamo tanto” ha esordito rivolgendosi agli studenti.
“Solo negli ultimi anni abbiamo attivato Logopedia e abbiamo triplicato per voi i corsi della Magistrale, gli indirizzi. Questo affinché al termine del vostro triennio possiate trovare a Fermo un percorso adeguato. Porteremo qui nel 2023 la Magistrale di infermieristica. Quello che vi chiedo è di vivere la città. Siamo orgogliosi di avervi a Fermo. Il momento non è facile, ma il nostro impegno è massimo” prosegue.
La città vuole andare incontro ai giovani. “Cerchiamo di costruire eventi per farvi sentire accolti. Abbiamo le aule studio, oltre a quelle che trovate qui, garantite dalla biblioteca aperta a orario continuato e poi il Buc Machinery in centro. E nei prossimi mesi la biblioteca sarà ancora più grande grazie a un piano sottostante”.
Negli universitari Fermo vede vivacità e anche impatto economico. Quando chiede di alzare la mano a chi arriva da fuori regione, risultato è entusiasmante, bene più della maggioranza. “E quasi tutti hanno preso casa” ribadisce il primo cittadino.
Del resto Ingegneria attira, perché garantisce occupazione, come ricordano i vertici della Politecnica. Bevilacqua si è laureato nel 1986 ed è un pragmatico ottimista. “Parole di ottimismo quelle del sindaco e un modo di guardare al futuro sapendo che vi offrirà grandi possibilità. Sarete una risorsa non solo per il territorio, ma per l’Italia in generale”.
L’ultimo messaggio del preside è un consiglio: “Il passaggio tra Superiori e Università è un grosso stacco che vi chiede di organizzare il vostro tempo. Avevate impegni scolastici cadenzati, con compiti e interrogazioni. Sapevate cosa fare. All’università non è così, nessuno dice per domani devi portare questa relazione. Dovete imparare a organizzare il vostro tempo. Vi consiglio caldamente, per voi, di seguire le lezioni e una volta a casa di riguardare subito gli appunti. Poi la fase di memorizzazione dell’esame sarà ridotta. Date retta, prendete appunti, state attenti e i risultati arriveranno”.
@raffaelevitali
