PORTO SAN GIORGIO – Prevenzione, una parola che si riempie di contenuti venerdì sera (3 febbraio alle 2115) al teatro di Porto San Giorgio. Quattro primari si mettono a disposizione per la città. “Lo pensiamo come primo incontro che poi porteremo nei centri sociali durante l’anno” spiega l’assessora Carlotta Lanciotti.
Dietro l’iniziativa c’è il Centro Studi Carducci. E lo è da anni grazie all’attività di Ubaldo Renzi e Alfredo Ebolito prima, di Romanelli e gli altri soci oggi. “Tornare a dialogare sulla sanità in presenza è fondamentale. La pandemia ha acuito problemi strutturali del sistema sanitario, con una coda per una prestazione che si è allungata. In troppi hanno rinunciato a fare prevenzione. E poi c’è lo stress che la pandemia ha lasciato dentro il sistema sanitario, cosa che ha portato molti sanitari a lasciare il sistema pubblico” prosegue Romanelli, che con indagini, numeri e ricerche ci vive ogni giorno.
Venerdì sera ci sarà un primo intervento del presidente del Carducci, poi le singole relazioni e infine una discussione con Renato Bisonni (oncologo), Giampiero Macarri (gastroenterologo), Silvio Guerriero (chirurgo) e Federico Lamponi (ortopedico). “Chiunque potrà lasciare domande in forma anonima scritte a penna a cui poi i dottori cercheranno di dare una risposta utile” prosegue l’assessora ai Servizi Sociali Carlotta Lanciotti.
Prevenzione, ma anche politica sanitaria. “C’è un terzo elemento da considerare: la posizione svantaggiata della provincia di Fermo da un puto di vista di infrastrutture sanitarie. Per questo speriamo che il nuovo ospedale e la riorganizzazione sanitaria che prevede via Pnrr una crescita delle case di comunità e della telemedicina” riprende Romanelli.
Si parlerà quindi di medicina, ma anche di come quattro primari vedono il futuro del Fermano. “Avere medici che si mettono a disposizione dei cittadini è fondamentale. Partiamo dal teatro ma ramificare l’iniziativa è determinante. Affrontare problematiche e curiosità con i migliori professionisti non capita spesso. Ai dottori devo dire grazie” aggiunge il sindaco Valerio Vesprini.
E vari incontri ci saranno. Il 10, intanto, i primari si spostano a Monterubbiano, poi tornano nei quartieri sangiorgesi, magari affidandosi ad altre figure dei rispettivi reparti sempre ricordando che “avvicinare i primari al cittadino è importante, è un bisogno reciproco”.
r.vit.
