MONTEGRANARO - “Quello di Ciani stato il primo e unico profilo che abbiamo preso in considerazione. Crediamo che sia la persona ideale per guidare il nuovo progetto tecnico che abbiamo lanciato e che porteremo avanti nei prossimi anni”. La fede è una cosa passeggera. Queste erano le parole del general manager della Poderosa Xl Extralight di pochi mesi fa, nel giorno in cui Franco Ciani veniva annunciato come allenatore della squadra di Montegranaro. Per lui un biennale che invece è durato poco più di quattro mesi.
La società ha deciso: bisogna cambiare marcia. E lo fa sotto l’albero di Natale, a pochi giorni dalla sfida con l’ex gialloblù Gabriele Ceccarelli. La sconfitta contro Imola, in un vero spareggio salvezza, ha fatto malissimo. E si sa, a Montegranaro di pazienza non ce ne è mai molta. Difficoltà finanziarie, progetto rinnegato dopo poco con due elementi del quintetto ceduti nel giro di pochi giorni, e ora l’esonero del coach che doveva rappresentare il futuro della squadra della famiglia Bigioni.
Che non sarebbe finita bene lo aveva fatto capire lo stesso Ciani alzandosi dopo la conferenza stampa viveva un personale The Truman Show: “Buon Natale e già che ci sono, buon anno”. Eppure in mezzo ci sarebbe stata la partita contro Piacenza. Sembrava l’amarezza per la prestazione, “non mi aspettavo di dover parlare di una prestazione di questo tipo. Pensavo fossimo in grado di mettere in campo atteggiamento di energia e presenza”, e invece era la consapevolezza di quanto sarebbe successo.
Al suo posto si parla di Gennaro Di Carlo, una vecchia conoscenza della Sutor in serie A. Cosa ha in più di Ciani? Di certo, per i Bigioni, la grinta. Ciani è un allenatore di sistema e in questa Poderosa ce ne era veramente poco. Colpa dei giocatori? Dopo averne mandati a casa due, non restava che lui per provare a cambiare il corso di una stagione nata male e proseguita peggio, soprattutto per colpa di un palasport vuoto, inerme e privo anche dei giovanissimi appassionati che negli ultimi due anni avevano portato calore e gioia sui gradoni del PalaSavelli. Per questo vuoto non potranno incolpare Ciani, il bravo allenatore, “il coach che – dichiarava solo pochi mesi fa il vicepresidente Riccardo Bigioni - ha (ma è giusto dire aveva, ndr) la nostra massima stima per quello che ha fatto lungo una carriera costellata di successi ma anche e soprattutto perché è una persona che sposa dei progetti e che sa lavorare molto bene coi giovani”. E con i giovani continuerà a lavorare, ma altrove. In bocca al lupo, ma ora bisogna pensare a salvare la Poderosa, penultima in classifica da sola. Con chi lo deciderà la società nel giro di poche ore.
Raffaele Vitali