di Raffaele Vitali
MILANO – Il Micam si chiude con i corridoi vuoti. Ma come per osmosi si riempiono quelli di Lineapelle e Simac. È il bello della fiera di Rho, che con i suoi padiglioni offre alternative vincenti. Il Micam chiude con una certezza: sono mancati i buyer tedeschi, tolto qualcuno della zona sud, area Monaco.
Il calo dei visitatori a occhio sembra palese, quasi enorme, ma le cifre ufficiali parlano d’altro: -5% degli operatori (44mila nel settembre 2019). “Abbiamo registrato un calo dei buyer asiatici e un rallentamento dei visitatori inglesi dovuto alle difficoltà nei trasporti, generate per i primi dall’emergenza sanitaria e per i secondi dai fenomeni metereologici. Si aggiunge inoltre una leggera flessione degli operatori tedeschi che stanno vivendo una non facile congiuntura economica” spiega Siro Badon, per nulla stupito dalla flessione, che è come da lui anticipato meno importante di quanto raccontato tra gli stand.
La seconda certezza è quella che Marino Fabiani, uno dei leader del mercato russo, racconta senza esitare: “Domenica, all’apertura, sono venuti tutti i clienti principali del mercato russo. Proprio tutti”. E la conferma, anche in questo caso, la dà Badon: “Nello scenario di luci e ombre, c’è la crescita dei buyer dalla Russia e dall’area Csi grazie anche al supporto dell’Ice”.
Buyer che hanno ordinato o che comunque non stavano in fiera tanto per: “Figure d’alto profilo, interessati realmente alle novità e alle innovazioni di prodotto presentate dai nostri espositori, in particolare le collezioni italiane di grande qualità”.
A questo Micam è arrivato un comparto calzaturiero che ha segnato nel 2019 una crescita dell’export (+6,8% a valore pari alla cifra record di oltre dieci miliardi di euro) e del saldo commerciale (+10,3%) a fronte di una frenata della produzione (-3,1% in quantità). Anche se questo non vale per il distretto fermano –maceratese, quello più in difficoltà nel ricollocarsi sui mercati, anche se non mancano ottimi riscontri per alcuni brand.
“La concomitanza di Micam con una pluralità di rassegne fieristiche che anticipano la Fashion Week aumenta le opportunità professionali dei buyer internazionali che possono in soli dieci giorni scoprire a Milano il meglio del made in Italy” ribadisce Tommaso Cancellara, Ad di Assocalzaturifici.
E siccome schema che vince non si cambia, la prossima edizione di Micam va in scena dal 20 al 23 settembre 2020, facendo così convincere di nuovo l’ultimo giorno con il primo di Lineapelle. “L’idea è buona, anche se è difficile per i calzaturieri uscire dal proprio stand con davanti una scarpa invernale ed entrare in uno di pelli e accessori pensato per l’estivo. E questo vale anche per modellisti e creativi, ma saremo bravi a far vivere l’estate fin da oggi, anche grazie alle novità ecofriendly che vivono su materiali riciclati” conclude Paolo Marini, titolare dell’azienda Nanni di Porto Sant’Elpidio.