CESENA – Il miracolo è servito, nonostante Ezio Gallizzi, l’ex con il dente avvelenato. Il volto della vittoria della Sutor in gara 1 playout è quello di Botteghi. Il lungo che gioca con la maschera, fino alla sua uscita per infortunio a due minuti dalla fine, è stato il migliore in campo. Numeri impressionanti: 14 rimbalzi, 11 punti e 4 assist.
Il fattore che Cesena non si aspettava. E poi, un buon quarto periodo di Masciarelli, che per trenta minuti era stato senza alcun dubbio il peggiore in campo. Se solo l’ala capisse che passando la palla farebbe tanto bene ai suoi compagni, la salvezza sarebbe più di un sogno.
Una partita punto a punto, con la Sutor, a dire il vero, quasi sempre in vantaggio. Quando a 41 secondi dalla fine Gallizzi ha messo la tripla del meno 1, le gambe hanno tramato. Cagnazzo ha chiamato time out, ha disegnato l’azione chiave. Montanari si butta dentro, ma perde palla a 19 secondi dalla fine. Passa quindi tutto per le mani dei Tigers, ma c’è chi riesce a fare peggio, ovvero Nwokoye che riceve da Gallizzi e non controlla.
E così, il pallone finisce nelle mani di Montanari e con questa recuperata si chiude anche il match. Il tabellone luccica: 59-60. Un piccolo punto che per i gialloblù significano fattore campo riconquistato e cosi sodatati, visto che voleva vincere gara 1.
Hanno meritato i gialloblù, anche se Cesena non ha mollato mai, reagendo agli svantaggi, massimo sei punti, con dei mini break molto pericolosi. Ma in campo c’era Botteghi, solido a rimbalzo e più preciso. E dove non arrivava lui, ecco la manona di capitan Crespi a cui spetta la giocata difensiva del match: stoppata su Anumba sul 52-54 che apre il contropiede chiuso da Masciarelli con la sua prima e unica tripla dopo otto errori. Ma come capita ai ‘campioni’ è quella che conta.
Nell'altro playout, invece, Jesi ha passeggiato su Civitanova 85-46.
r.vit.