FERMO – Mister Gabriele Baldassarri, sabato alle 1730 andata dei playout, che aria si respira in casa Fermana?
“Di consapevolezza, che affrontiamo una sfida importante. Siamo consci della difficoltà”.
Piazza non abituata ai playout come si gestisce la tensione?
“Da quando sono arrivato il lato mentale è stato un aspetto da migliorare. Qui c’era una situazione critica, molto ho lavorato per ridare autostima. Ma i giocatori hanno caratteristiche per affrontare le parti al meglio”.
Compattezza?
“Quando prendi 10 gol in cinque partite c’è il campanello di allarme. Il mio compito è analizzare quello che è successo. Almeno la metà sono dovuti a errori individuali, un paio di reparto ma sempre legati al singolo. I primi segnali di crescita li ho visto anche a Chiavari, abbiamo reagito, ripartiamo da lì”.
Viterbese, lei era vice fino a pochi mesi fa, cosa teme di loro?
“Che purtroppo possiamo solo vincere. Questo è già un dato. Ci vuole anche equilibrio, questa gara dura 180 minuti. Va valutata in proiezione futura. A Viterbo non sono rimasti tanti giocatori dall’anno scorso sono un’ottima squadra, la affrontiamo. Non avrei immaginato di trovarmi in questa sfida, ma non ho problemi. Stiamo studiando le caratteristiche della Viterbese. È il gruppo più cambiato nel girone, si è rinforzato molto, pratica un buon calcio per la categoria, ma siamo pronti.”.
Non basta ‘non prenderle’. Ancora più complicato?
“Questo non è il campionato. Qui come è una gara di coppa. Siamo costretti a vincerne una e quindi dobbiamo lavorare su più fasi”.
Umore della squadra?
“Quando giochi un playout sai che è difficile, ma dobbiamo giocarlo. Abbiamo le nostre armi, siamo costretti a vincere e poi vediamo”.
Come si prepara un playout dopo una stagione mentalmente probante?
“Non è facile neppure per loro, sia chiaro. Dagli errori bisogna imparare, noi abbiamo analizzato bene quello che abbiamo fatto. Purtroppo l’errore è stato sempre diverso, quindi è più complicato risolvere”.
Squadra al completo?
“Ci mancherà Tassi, che sarebbe stato utile. Per il resto siamo al completo”.
Come si vivono i giorni che mancano?
“Squadra in ritiro all’Astoria, per far sentire la città vicina al gruppo. Vorremmo sentire i tifosi al nostro fianco, siamo certi che ci daranno una mano. E ci alleneremo sempre al Recchioni per essere pronti. Il ritiro aiuterà anche a gestire le emozioni di chi non ha mai vissuto uno spareggio”.
Ginestra, Scrosta, Marchi i playout li hanno vinti, sono un fattore in più?
“Di certo loro sanno come si gestiscono i momenti: il modo di approcciare la partita, di concentrarsi prima e di aiutare il gruppo”.
Raffaele Vitali