MONTEGRANARO – Signori e signore, la Sutor non è solo viva, è carica. Nel giorno più difficile, dopo aver perso una serie in modo netto contro Mestre, la compagine di coach Marco Ciarpella è scesa in campo a Teramo. Ultima chiamata di questa lunga e strana stagione di serie B. Ultima chiamata per la salvezza diretta ed evitare di entrare nel tunnel oscuro dei ripescaggi.
Tre partite da vincere contro Teramo, che ha perso lo spareggio con Civitanova. Prime due sfide in trasferta e primo scalpo: la Sutor ha trovato energia e lucidità e ha vinto 70-76. Merito di uno strepitoso ultimo periodo, fatto di stoppate, liberi e tanta difesa.
Una grande prova di squadra, ma inutile negarlo che finalmente Bonfiglio è tornato leader e perno di un attacco capace di riabbracciare Riva. L’ala grande che da un paio di mesi era implosa ha attesto il momento clou della stagione per ricordare a tutti che ha la mano educata e soprattutto è un fattore anche dentro l’area. Chiude con 8/10 da due il lungo e 17 punti totali. Che si sommano ai 22 di Bonfilgio in 35 minuti, frutto di un lusinghiero 5/8 da tre punti.
La Sutor si riprende il fattore campo e o fa senza Cipriani, fermato ancora dai problemi al polpaccio. Si può raccontare in tani modi questa partita, ma è chiaro che sul 66-66 per Teramo, la tripla di Gallizzi che aveva solo scheggiato ferri ha dato una forza incredibile ai compagni.
Da quel momento è stato un susseguirsi di tiri liberi e la Sutor si è scoperta perfetta. Una serie di 2/2 che hanno spezzato le gambe a Teramo (7/36 da tre punti per gli abruzzesi), che sperava di guadagnare punti con il fallo sistematico, ma se poi in attacco non segni o ti infrangi contro le lunghe bracci di Marini, perdere è possibile.
L’abbraccio finale tra i giocatori è la riprova di come la Sutor abbia voglia di tenersi stretta la categoria. E se Cipriani sarà pronto, almeno per gara 3, l’obiettivo è più che fattibile.