di Raffaele Vitali
PORTO SANT’ELPIDIO – Immaginatelo il nuovo locale che aprirà dentro il Gigli di Porto Sant’Elpidio. “Ricreeremo un cinema, sarà come entrare negli anni ’60, quando la pizza era abbinata al dancing, ai grandi banconi” racconta entusiasta Richard Abouzaki, chef stellato di Retroscena che insieme con il compagno di fornelli Pierpaolo Ferracuti ha deciso di investire sulla piazza resa attraente dall’uscente sindaco Franchellucci.
“Siamo davvero felici. O meglio, al 90% felici, perché quel 10% ha temuto molto per la discussione politica che si era innestata attorno al bando. Ma i dubbi – sorride per sdrammatizzare Abouzaki - erano legati al fatto che non sapevano che c’eravamo noi pronti a investire”.
Si parla di 400mila euro di investimento per la società neonata. “Il lavoro è sempre fatto da noi, dal nostro staff. Ci sono 305 metri quadrati da costruire da zero. Non conosco niente della zona. Vengo da Modena, da quando sono qua lavoro e basta. Non conoscevo la città. Il nostro obiettivo – prosegue Abouzaki - è portare gente da ovunque, come accade per Opera. Attraverso la stella, Retroscena è il fulcro e la mente di ogni progetto, ci sarà un movimento verso i vari locali. le persone si fermeranno apposta per mangiarci. È un locale figo”. Aggiunge Ferracuti: “Uno dei migliori posti in zona. La piazza ci piaceva. E poi siamo certi che noi faremo la differenza, ci proviamo”.
Cosa ci faranno quindi? “Non sarà uno spostamento della pizzeria che gestiamo al mare. Ma il mondo pizza sarà centrale in un locale ispirato al cinema dagli anni 50 a oggi. Ingressi specchiati, lampadine da camerino, ci sarà la biglietteria al posto della cassa. Staccheremo i biglietti che poi si useranno al tavolo. Ci sarà un palco sospeso che potrà diventare anche un tavolo se non ci sarà intrattenimento”.
In parole povere “un luogo figo” lo definisce Abouzaki. “Ma sarà un luogo per il popolo. Non una pizza gourmet, ma con grandi materie prime. Si potrà uscire dal locale spendendo 20-25 euro, oppure perdersi tra degustazioni di vini, cocktail o champagne fino alla saletta riservata, massimo 8 posti, con pizze stellate e degustazioni”.
Insomma, al Gigli non ci sarà la solita pizzeria, anche grazie al bar lungo dieci metri e alto cinque. “L’impatto visivo sarà molto forte, pensano anche alla zona lounge per i cocktail”. Quello che ribadiscono però i due amici, ormai soci per la vita, è che resterà “un posto per famiglie, con una grande attenzione al dopocena”. Ci sarà chi suona jazz o blues, una volta il dj. “Un locale sempre in movimento che spero dia gioia e crei giro, alla zona e a noi”.
Il loro è un investimento importante, non nato per caso. “Un bando che seguivamo da tempo. Era partito da 6mila euro al mese di affitto anni fa, come se ci si trovasse a Roma. Senza nulla togliere a Porto Sant’Elpidio. Una città che non conosco ma a cui sono certo daremo ulteriore spinta”. E lo faranno pronti a collaborare con le altre attività, riunite in associazione: “Li aspettiamo per parlare. Ma dateci il tempo di fare tutto”.
i tempi, anche in questo caso, sono stretti: “Vorremmo aprire entro novembre, ma dobbiamo trovare anche ditte che siano pronte a lavorare ad agosto senza fermarsi. Altrimenti chiederemo una deroga, ma ci proviamo” ribadiscono Ferracuti e Abouzaki.
Sul Gigli non hanno dubbi: “Una delle più belle strutture che abbiamo in zona. Un tassello che ci mancava. Il locale sarà aperto solo la sera. Le figure chiave ci sono. Lo staff sarà ampliato, ma non è facile trovare personale in questo periodo”.
Quello che toccano, fino a oggi, è diventato oro. La stessa ‘Pizza vista mare’ ha chiuso l’estate scorsa con 20mila coperti, “abbiamo toccato punte di 180 a sera nel mese di agosto”. Questa sarà l’ultima stagione, poi lì penseranno a qualcos’altro. “Volevamo un posto fisso, anche per la pizzeria, e lo abbiamo trovato”.
Il resto prosegue. Retroscena è il perno, è un luogo non replicabile perché fatto di persone, a partire da Abouzaki stesso. “Ci chiedono di aprire dei locali con lo stesso format, ma non basta la poltrona da 3mila euro, quello che lo rende tale, stellato, è la gente e il posto” ribadisce.
“Noi come ‘grazie’ a questi anni di successo creeremo questo locale unico nel suo genere, fatto sempre dai nostri architetti De Angelis e Sargo. La differenza, rispetto agli altri locali, è che abbiamo un socio di capitali, essendo già esposti finanziariamente. Se facessimo questo da soli, avremmo poi difficoltà”.
Solo di affitti pagano più di centomila euro all’anno. “Non abbiamo locali di proprietà, da qui un finanziatore, che è una nostra cliente di alto profilo. Una donna che ci porterà qualcosa in più, Federica Fancello. Non è una del settore, è una cliente che ha creduto in noi. Quando abbiamo proposto il progetto a tre imprenditori, lei ha detto subito sì”.
Una cosa è certa, se non avessero vinto, avrebbero rinunciato al progetto, scottati dal tentativo fatto per il Tentacolo a Porto San Giorgio: “Ma meglio così, almeno cambiamo zona. Ci apriamo a quel mercato che si muove ad esempio a Civitanova” chiosa Ferrracuti, che del nuovo locale sarà il ‘boss’.
L’ambizione è diventare un perno della città. “A Lido di Fermo ci era riuscito. Se ci pensate, prima di ‘Pizza vista Mare’ il cento era solo la gelateria Pelacani. Poi siamo arrivati noi e Alberto Farina. Due luoghi dove mangiare una grande pizza, ma due luoghi a Lido. Quindi è tutta la zona che ne ha goduto. Questo è un bel modo di far vivere un locale, inserirlo nel contesto” conclude Abouzaki prima dello spot finale: “Chi entrerà nella nostra pizzeria stellare, potrà spendere 25 euro. Non tutti possono permettersi i 200 di retroscena. Ma chi lo farà, lo farà circondato dal bello. Noi vogliamo creare un posto fighissimo dove spendere il giusto. E per riuscirci abbiamo una squadra di otto professionisti. Solo così potevamo vincere il bando, solo così porteremo il cinema degli anni 50 nel futuro”.
