FERMO – Il duro attacco di Fabiano Alessandrini, vicesegretario regionale del Pd, al sindaco di San Benedetto del Tronto Pasqualino Piunti, reo di aver avanzato dubbi sull’ospitare pazienti del Murri nel nosocomio della Riviera, non poteva che provocare delle reazioni.
MILANI STOPPA PIUNTI
La prima era stata a favore. Ed è quella del direttore dell’Area Vasta 5, Cesare Milani: “Il nostro è un sistema sanitario pubblico, fondato sui principi costituzionali di universalità e solidarietà, che non andrebbero mai accantonati, soprattutto in una fase emergenziale come quella che stiamo vivendo. La costruzione di un centro Covid a Civitanova nell’area fiera dedicato alle terapie intensive e semiintensive servirà sia a liberare ed alleggerire gli altri nosocomi che ad avere a disposizione una struttura in caso di ritorno o recrudescenza della malattia. Sono pertanto infondati e soprattutto inaccettabili gli atteggiamenti di puro egoismo che non corrispondono alla volontà e al sentimento della quasi totalità degli operatori ospedalieri e territoriali dell’area Vasta 5 che non smetterò mai di ringraziare per la professionalità, lo spirito di abnegazione e di sacrificio mostrati sino ad oggi”.
PIUNTI CRITICA ALESSANDRINI
La seconda completamente contraria è quella del sindaco Piunti: “Alessandrini ha dimostrato di anteporre meri e squallidi interessi di bottega al sacrosanto diritto di tutti ad avere servizi sanitari efficienti e vicini a dove si vive. Abbiamo detto sì senza esitazioni a inizio emergenza, pur sapendo che questa scelta avrebbe sacrificato momentaneamente alcuni reparti essenziali, sapendo che 30mila persone avrebbero avuto il pronto soccorso a 30 chilometri di distanza”. Premesso questo, Piunti passa al contrattacco: “Abbiamo registrato con soddisfazione l’impegno assunto per far tornare il Madonna del Soccorso alla normalità dal direttore dell’Area Vasta 5 Milani che, con il sostegno del personale che lavora nella struttura, ha già inviato in Regione uno specifico piano. Abbiamo osservato che questa volontà appare in contraddizione con l’annuncio della Regione di portare nuovi pazienti Covid da Fermo, tanto più se si considera che esistono soluzioni alternative, come la struttura di Campofilone o il nuovo presidio appositamente creato a Civitanova di imminente (almeno 20 giorni, ndr) apertura”.
Insomma, Piunti non accetta la critica di ‘non solidarietà’ ma ribadisce che “ci deve essere al più presto restituito ciò che abbiamo accettato temporaneamente di perdere proprio in nome di quella solidarietà che incredibilmente Alessandrini ci accusa di non dimostrare”.